serie c

Paganese-Palermo 0-1: Floriano, lampo da tre punti nel grigiore generale. Filippi firma il suo secondo blitz esterno consecutivo

Palermo che non brilla ma trova il successo grazie ad una rete di Floriano

Mediagol8

Tre punti pesantissimi, la leadership tecnica ed un paio di giocate deliziose di Santana, l'acuto decisivo di Floriano.

Difficile trovare altri elementi rimarchevoli, anche semplicemente degni di giornalistico rilievo, scrutando tra le pieghe di novantacinque minuti, recupero compreso, esageratamente modesti sul piano squisitamente tecnico.

La sfida tra Paganese e Palermo è stata tutt'altro che esaltante in termini di qualità del gioco espresso dalle due formazioni sul rettangolo verde.

Contesa gladiatoria, ma arida di contenuti calcistici e povera di emozioni. Gara decisa da un episodio che ha sorriso agli uomini di Filippi.

Vittoria pesante e sporca come da gergo di specie. Frutto di abnegazione, compattezza e pragmatismo. Partita laboriosa e operaia quella della compagine di Filippi, colorata da una cospicua dose di buona sorte che ne ha attenuato il desolante grigiore.  Roberto Floriano ha rotto l'equilibrio in avvio di ripresa, capitalizzando con un tap-in vincente un assist sottomisura di Almici. La Paganese si era allungata, Valente ha scatenato la gamba in una ripartenza letale, culminata nel gol del vantaggio rosanero. Una volta avanti, al Palermo è bastata un'attenta e disciplinata gestione della fase di non possesso, corroborata da una significativa dose di fisicità e malizia, per blindare i tre punti e riscattare il flop interno contro la Juve Stabia.

Privo di Lucca, con Saraniti a mezzo servizio, costretto in extremis a rinunciare anche ad Accardi. Filippi ha dovuto fare di necessità virtù, ricorrendo a buon senso e concretezza per coniare un undici titolare equilibrato e competitivo. Il nuovo tecnico rosa ha optato per un 3-4-3 inedito per collocazione degli interpreti sul manto erboso. Davanti a Pelagotti, Peretti, Palazzi e Marconi hanno formato il terzetto difensivo, Almici e Valente hanno presidiato da esterni alti le corsie, De Rose e Luperini hanno composto il tendem di interni in zona nevralgica. In assenza di un terminale di riferimento offensivo di ruolo, Filippi si è inventato Santana nella veste di falso nueve, con Floriano ed il rientrante Kanoute  estremi del tridente.

Presumibili le difficoltà nel trovare profondità, il Palermo in avvio ci ha messo un po' a settare distanze e riferimenti sul terreno di gioco.

La Paganese è parsa più reattiva ed elettrica all'alba del match, Pelagotti ha subito avuto il suo bel da fare sulla battuta al volo in diagonale di Squillace.  Farraginose ed imprecise in sede di costruzione a difese schierate, le due  squadre regalavano qualche folata in ripartenza.

La compagine rosanero provava a pressare forte sulla trequarti offensiva e recuperava qualche pallone in zona interessante. Santana interpretava magistralmente il ruolo di universale al centro del reparto offensivo ospite, l'argentino veniva incontro in modalità elastico, stanando i centrali difensivi campani ed imbucando con la sua tecnica sopraffina per i tagli degli aculei del tridente o l'inserimento dei centrocampisti. Le sponde del numero 11 di Filippi mettevano un paio di volete Kanoute in condizione di battere a rete, Mario sfoderava anche una giocata da trequartista puro, sgusciando tra le linee e pescando in verticale Floriano, sterzata e conclusione dell'ex Bari meritavano miglior sorte. La Paganese provava a ribattere colpo su colpo, accendendosi con accelkerazioni improvvise. Onescu non centrava lo specchio al culmine di una buona combinazione corale, Raffini testava i riflessi di Pelagotti con un'incornata ravvicinata.

Dopo l'intervallo, Filippi ha con solerzia inserito Odjer richiamando in panchina l'ammonito De Rose. Quindi il gol di Floriano, che ha spezzato l'equilibrio rendendo davvero improba l'impresa per i padroni di casa. Filippi ha effettuato a stretto giro di posta un doppio cambio: out Santana e Floriano, spazio a Saraniti e Rauti. Quindi, il tecnico siciliano ha serrato i ranghi con l'ingresso di Somma per Almici, cercando di cementare coesione e densità nell'applicazione della fase di non possesso. Palazzi è bravo ad immolarsi su una conclusione di Mendicino. Il Palermo abbassa il baricentro e cerca di restare esasperatamente corto tra le linee, la squadra di Filippi non produce più nulla in sede di proposta offensiva ma gestisce in modo piuttosto agevole ed ordinato il vantaggio. La Paganese confeziona un paio di chance significative nel finale: Raffini alza la mira di testa su cross di Carotenuto, poi lo stesso attaccante fa la sponda per Diop che calcia centralmente a due passi da Pelagotti. L'unico brivido vero per il Palermo, proprio nel cuore dei cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara. Filippi centra la seconda vittoria esterna consecutiva e può godersi il turno di riposo da calendario con il lodevole bilancio di sette punti conquistati nelle tre gare della sua gestione.