"La Juventus è diventata un giocattolo nelle mani di tutti, tutti possono criticarla ma lei è sempre stata in silenzio. Adesso è arrivato il momento di reagire". Così Luciano Moggi, intervistato su Twitch da Flavio Norrito e Riccardo Vivona per "Il Salotto del Pallone". Fra i temi trattati dall'ex dirigente della Juventus anche il caso plusvalenze, con il club bianconero sanzionato con quindici punti di penalizzazione. Ma non solo; Moggi, infatti, ha svelato un retroscena relativo al trasferimento di Javier Pastore in quel di Palermo.
LE DICHIARAZIONI
Moggi su Zamparini: “Lo aiutai a portare Pastore a Palermo. Ma si comportò male…”
CASO PLUSVALENZE - "Quando si parla di plusvalenze, la società bianconera ha sì violato le linee guida previste ma ciò che si dice, anche in materia di retrocessione, sono tutte storie. La Juventus attira tutti, chi per odio, chi per amore, e se dovesse retrocedere, il campionato non avrebbe più senso", le sue parole.
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PALERMO -"A partire dal 2006 ho iniziato a dare una mano a Maurizio Zamparini, per la chiusura di una serie di trattative tra cui quella di Pastore. L’ex presidente del Palermo, era una persona che stimavo, a cui ho dato volentieri un aiuto. Dispiace solo per qualche comportamento sbagliato che ha avuto nei miei confronti quando venne da me per trattare Fabrizio Miccoli".
IL CALCIO ITALIANO -"Il calcio in Italia è cambiato. Nessun top player è attratto dal campionato italiano, se qualcuno di questi dovesse approdare in Italia, lo farebbe al termine della carriera, vedi Ibrahimovic o Ribery. Molte società di calcio, che ormai dobbiamo definire aziende, hanno il bilancio in passivo. C'è bisogno di dirigenti che conoscono il calcio per comprare giovani e mantenere unito uno spogliatoio pieno di ragazzi provenienti da tutte le parti del mondo. Altrimenti, mentre i calciatori italiani danno tutto per la maglia che indossano, gli stranieri vengono qui per fare quasi i dipendenti. Questo sistema impedisce ai giovani calciatori italiani di emergere, portando così l’Italia a non riuscire neanche a qualificarsi per i Mondiali. Nel calcio italiano ci sono tante chiacchiere ma poca sostanza", ha concluso Moggi.
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