Gioia ed entusiasmo a Palermo sia per la promozione in Serie B della compagine guidata da Silvio Baldini, che per il passaggio delle quote societarie al City Football Group. I rosanero tornano nel campionato cadetto dopo tre stagioni di assenza, nel medesimo tempo il patron dei siciliani, Dario Mirri ha raggiunto l'accordo con la società guidata dallo sceicco Mansour. L'imprenditore di origine palermitane è intervenuto nel corso della puntata speciale di "La Partita sul 13", andata in onda su Trm:
L'INTERVISTA
Mirri: “Lucca come Chimenti. Brunori? Abbiamo un desiderio. A Lagalla ho chiesto…”
"Brunori? Rispondo da tifoso, non da presidente. Lui ha realizzato tutto quello che noi sogniamo: portarci in B a suon di gol. Brunori, finito il campionato, è giusto che guardi al proprio futuro. Non è di proprietà del Palermo ma della Juve e questo lo sapevamo. Brunori ha 27 anni e deve fare i propri interessi. Il nostro desiderio è quello che resti.L'addio di Lucca mi diede un dolore che mi ha ricordato l'addio di Chimenti. Io ero pazzo di Lorenzo, un giocatore fantastico, ma lui aveva voglia di andare in Serie B. Se Brunori vuole andare in Serie A ma non trova la squadra adatta, allora si può parlare di una sua permanenza a Palermo. Al sindaco Lagalla ho chiesto di condividere il progetto. Abbiamo la coincidenza del 12 giugno, nello stesso momento abbiamo raggiunto entrambi il proprio sogno. Lo stadio è sicuramente una asset decisivo, vogliamo ristrutturarlo e renderlo moderno. I bagni ed i sediolini sono in condizioni disastrose. Gli interventi della precedente società sono stati non ottimali. Il Comune ha altri impegni da affrontare ma nel frattempo possiamo intervenire su queste necessità. Lì poi si innesca la burocrazia, si apre un mondo parallelo che però esiste e Lagalla dovrà lottare per questo. Chiunque sia l'investitore del Palermo potrebbe non limitarsi al calcio ma anche strutture, trasporti e tutto quello che potrebbe svilupparsi ancora nel capoluogo siciliano"
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