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LE DICHIARAZIONI

Mirabelli: “Brunori, l’Italia di Mancini e la Serie A. Palermo, con il City Group…”

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Le dichiarazioni di Massimiliano Mirabelli, direttore sportivo del Padova

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Parola a Massimiliano Mirabelli. Il direttore sportivo del Padova è intervenuto nel corso dell'edizione 2023 del "Palermo Football Conference", sviscerando diverse tematiche interessanti. Dopo il suo intervento, Mirabelli ha risposto ad alcune domande dei giornalisti presenti all'evento. Dall'exploit di Brunori al ritorno tra i professionisti del Catania, ecco di seguito le sue dichiarazioni.

"Moro, Mulattieri o Brunori in Nazionale? Sono nomi che potrebbero starci tutti, sia ora che in futuro. 15 o 20 anni fa il ct della Nazionale doveva lasciare giocatori importanti a casa, oggi facciamo fatica e dobbiamo andarli a scovare procurandogli anche il passaporto. E’ un problema serio, ma dobbiamo sperare che i nostri giovani possano darci soddisfazioni, malgrado il cammino tortuoso. Ci vorrebbero però norme con più coraggio che ci facciano trarre benefici anche tra 10 anni. Come Italia noi eravamo abituati a sperare di vincere, non di qualificarci. Adesso la vedo molto dura. Catania? Come Palermo è una piazza importantissima ha vissuto grandi anni in Serie A, ma ha anche vissuto anni bui come il fallimento. Squadre e rivalità a parte, i derby tra Catania e Palermo devono essere giocati, quando tutto va male, in Serie B, e non in categorie inferiori. Mi auguro che loro riescano a tener conto della piazza in cui sono e del seguito che hanno e che riescano ad imporsi in Serie C. Il Catania deve al più presto ritornare nelle categorie che gli compete. Proprietà straniere? Le proprietà italiane stanno diventando poche e questo significa che siamo un paese in difficoltà. Se vi ricordate bene però il PSG prima della nuova proprietà era una squadra normale così come City e Chelsea. Dobbiamo guardare in faccia la realtà e sperare che l’Italia sia attratta da questi fondi che hanno importanti capacità economiche per far sì che la Serie A possa tornare ad avere appeal. Napoli? Un esempio da seguire perché bisogna ricordarsi De Laurentiis dove ha preso questa squadra. C’è stato un progetto a lungo termine, frutto di anni e anni di lavoro. Purtroppo nel calcio non ci si inventa nulla. Il Palermo non deve avere fretta, deve avere la tranquillità di sapere di essere nelle mani di una proprietà importante e di dare del tempo a questa gente di fare grandi cose."

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