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Le dichiarazioni

Lucchesi: “Tuttolomondo? C’è un processo, l’accusa ipotizza intesa con Zamparini”

Lucchesi: “Tuttolomondo? C’è un processo, l’accusa ipotizza intesa con Zamparini”

Il direttore generale del Monterosi Fc, Fabrizio Lucchesi, torna a parlare della sua burrascosa parentesi nel club rosanero

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Archiviato il pari contro il Catanzaro, il Palermo cerca i tre punti nel match in programma domenica pomeriggio contro il Monterosi Tuscia. Alle ore 14:30, allo Stadio "E. Rocchi" di Viterbo, andrà in scena la sfida valevole per la quinta giornata del campionato di Serie C-Girone C. Gli uomini di Giacomo Filippi torneranno, dunque, in campo con l'obiettivo di ritrovare la vittoria e provare ad accorciare il distacco dalla vetta.

Un vero e proprio ritorno al passato. Il direttore generale del Monterosi Fc, infatti, è Fabrizio Lucchesi, ex dirigente del vecchio Palermo. L'esperienza di Lucchesi nel capoluogo siciliano non può di certo esser ricordata come importante e proficua dal punto di vista sportivo, anzi. Il dirigente toscano - nel ruolo di direttore generale - è stato, sotto il profilo manageriale, tra i protagonisti in negativo  dell'infausto crack finanziario targato Arkus Network e Tuttolomondo, che ha portato al fallimento dell'Us Città di Palermo. Intervistato nel corso della trasmissione "Time Sport" sulle frequenze di "Radio Time", Fabrizio Lucchesi è tornato a parlare della sua parentesi in rosanero.

"Tuttolomondo? C'è un processo in corso e addirittura ho notato che il teorema accusatorio dice che forse c'erano stati degli accordi tra il dottor Zamparini e i Tuttolomondo. Se c'erano io non me ne sono accorto. il teorema della procura fallimentare dice che si sta valutando se tra i Tuttolomondo e Zamparini ci fosse un'intesa per un fallimento concordato tra loro, visto dagli atti. La cosa clamorosa è che loro il giorno dopo i fattacci sostenevano di essere stati truffati e la verità è venuta fuori con arresti e denunce. Fino ad allora non avevamo purtroppo alcuna controprova. Ai tifosi del Palermo posso dire che sono amareggiato quanto loro e ciò che gli è stato tolto nessuno potrà ridarglielo, voglio sottolineare che l'amarezza che ho dentro è davvero tanta. Non ho colpe, la mia colpa è stata quella di essere stato scelto per un mese. Che colpa ne posso avere io, non mi aspettavo di potermi trovare in una situazione di un questo tipo. O sono stato un somaro io oppure sono stati bravi loro a raccontarmi una storia, quando mi è stato proposto Palermo per l'amore e per la voglia non sono stati prudente e ho accettato di getto. La volontà di tornare a Palermo mi ha forse messo il prosciutto sugli occhi".

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