Lorenzo Lucca è l'attaccante italiano del futuro, il centravanti in forza al Pisa si sta mettendo in luce a suon di gol sia con il proprio club che in Nazionale U21. L'ex Palermo, senza dubbio il fenomeno del momento, è conteso da diversi club di Serie A e già da giugno lascerà i toscani. L'attaccante piemontese, nel corso dell'intervista concessa al settimanale Sport Week, si è soffermato sui propri inizi e svelato qualche curiosità sulla propria vita. Eccone uno stralcio.
serie b
Lucca: “Palermo è una parte di me, Ibrahimovic il più forte di sempre”
L'attaccante piemontese del Pisa ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla sua esperienza al Palermo
"Io non sono piemontese al cento per cento. Mia mamma è di giù, i miei nonni sono per metà di Avellino e per metà di Grottaglie, in Puglia. Papà è torinese. Sono nato col pallone tra i piedi. Non tifo per nessuno. sono maturato tanto nella testa e come giocatore soltanto negli ultimi anni. Da piccolo ero bassino e veloce, tanto che giocavo sull’esterno e non da punta centrale come adesso. Insomma, poteva starci che non rubassi l’occhio e fossi considerato uno come tanti. Sono cresciuto in altezza più avanti e tutto di un botto. Infatti, prima di prendere parecchi centimetri, sono stato fermo per un bel po’ per problemi alla schiena: solo dopo si è capito che era il segnale che stavo per esplodere in lunghezza. Mi sono alzato fino a 20 centimetri tutti insieme. Ibrahimovic? Per me è il più forte di sempre. Studio i suoi “colpi” e cerco di imitarlo. Palermo? È diventata una parte di me e lo resterà per sempre. È una città fantastica fatta di persone che mi hanno aiutato molto a crescere. Sì. Alle persone che più mi sono vicine, compreso Antonio Imborgia, il mio procuratore, l’anno scorso a Palermo avevo detto che volevo fare tanti gol: ne ho segnati 14 in 27 partite. L’obiettivo era di superare i 15 gol, ma mi sono fatto male e dopo mi sono am- malato di Covid. Senza questi problemi, sono sicuro che ce l’avrei fatta a mani basse".
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