L'arrivo di Super Pippo: segnali di una filosofia diversa

Palermo
L’Effetto Super Pippo: a Palermo è già rivoluzione targata Inzaghi
È bastato guardarlo negli occhi durante i primi giorni di ritiro a Châtillon per capire che qualcosa è profondamente cambiato nell'ambiente Palermo. Filippo Inzaghi, sin dal primo giorno di ritiro a Châtillon, ha voluto trasmettere tutta la sua determinazione e la voglia di fare bene. Il tecnico piacentino è stato tra i primi a presentarsi al "Grand Hotel Billia" di Saint Vincent nella serata tra sabato 12 e domenica 13 luglio, un gesto che già racconta la voglia di calarsi immediatamente nel nuovo ruolo e iniziare con il piede giusto questa avventura in rosanero.
Lo sguardo che cambia tutto: pragmatismo ed esperienza
Chi ha avuto modo di osservare Inzaghi in questi primi giorni di lavoro non può non notare la differenza sostanziale rispetto all'approccio di Alessio Dionisi. Dove il predecessore aveva mostrato incertezze tattiche e contraddizioni che avevano caratterizzato una stagione deludente, Super Pippo appare già con le idee chiare. Il suo sguardo tradisce un pragmatismo che deriva da anni di campo vissuto, prima da giocatore ai massimi livelli, poi da allenatore capace di ottenere risultati concreti.
La sua esperienza trasuda da ogni gesto, dalla gestione del gruppo alla scelta di radunare immediatamente la squadra in cerchio al centro del campo prima del primo allenamento. Un momento simbolico che ha segnato l'inizio di un nuovo corso, dove Inzaghi ha pronunciato le prime parole al gruppo.
Il cambio di registro tattico: dalla confusione alla chiarezza
Se la stagione di Dionisi era stata caratterizzata da continui esperimenti tattici - dal 4-3-3 iniziale passando per varie soluzioni che avevano creato solo confusione - l'approccio di Inzaghi appare decisamente più lineare. Il nuovo tecnico sembra orientato a partire dal 3-4-2-1, modulo che aveva già iniziato a introdurre nelle prime indicazioni tattiche durante la seduta pomeridiana del primo giorno.
Questa scelta rappresenta un cambio di filosofia netto rispetto al passato. Dove Dionisi aveva tentato di imporre principi propositivi che si erano scontrati con le esigenze della Serie B, generando un "ibrido tattico che non ha funzionato", Inzaghi porta con sé la certezza di un sistema collaudato, adattabile alle caratteristiche dei giocatori a disposizione.
L'entusiasmo ritrovato: il feeling con la piazza
Particolarmente significativo è stato l'impatto con i tifosi accorsi da ogni parte d'Italia per salutare la squadra. Inzaghi ha dedicato tempo e attenzione ai sostenitori rosanero, concedendo foto e autografi in più momenti della giornata. Un atteggiamento che testimonia la comprensione immediata di cosa significhi allenare il Palermo e l'importanza del legame con una piazza così calda e passionale.
L'ex attaccante del Milan ha già dichiarato di voler riempire lo stadio Renzo Barbera e di far capire agli avversari "come è difficile giocare contro di noi". Parole che trasudano fiducia e ambizione, in netto contrasto con l'apatia che aveva caratterizzato gli ultimi mesi dell'era Dionisi.
Gestione del gruppo: responsabilità e serietà
Dalle prime osservazioni emerge chiaramente anche un approccio diverso nella gestione del gruppo. Inzaghi ha subito posto l'accento sulla responsabilizzazione dei giocatori, convinto che "fare una vita seria ti porti ad avere successo". Un messaggio di chiarezza che mancava da tempo nell'ambiente rosanero.
Il tecnico ha inoltre dimostrato decisione nelle scelte, escludendo dal ritiro sei giocatori considerati fuori dal progetto tecnico: Nikolaou, Buttaro, Verre, Di Mariano, Insigne e Saric, che si alleneranno regolarmente nelle strutture della società a Palermo in attesa di trasferimento. Una pulizia necessaria per ripartire con un gruppo selezionato e motivato di 25 calciatori, compreso quattro atleti della Primavera.
La programmazione: cinque amichevoli per crescere
Il programma del ritiro prevede cinque amichevoli che permetteranno a Inzaghi di testare le sue idee tattiche. Si inizierà giovedì 17 luglio alle ore 17:30 contro una Rappresentativa della Valle d'Aosta, per proseguire il 20 luglio contro l'FC Paradiso (terza divisione svizzera), il 24 luglio contro la Nuova Sondrio Calcio (Serie D), il 27 luglio contro l'AC Bra (Serie C) e concludere il 30 luglio contro l'FC Annecy, club di Ligue 2 francese. Un percorso di crescita graduale che dovrebbe portare la squadra pronta all'inizio del campionato, con tutte le gare che saranno trasmesse in diretta streaming sul canale YouTube del Palermo FC.
Conclusioni: aria di rinnovamento
Dopo appena tre giorni di ritiro, le sensazioni che arrivano da Châtillon sono decisamente positive. L'impressione è che Filippo Inzaghi abbia già impresso una svolta all'ambiente Palermo, portando con sé quell'esperienza e quel pragmatismo che erano mancati nella scorsa stagione. Il suo sguardo determinato, l'approccio diretto e la chiarezza delle idee tattiche fanno ben sperare per una stagione che si preannuncia ricca di ambizioni.
Il cambio di registro rispetto all'era Dionisi appare netto e necessario. Ora toccherà al campo confermare se questo nuovo corso potrà riportare il Palermo dove spera ogni tifoso.
Gaetano Armao
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