Davanti a oltre 32 mila spettatori, la sfida tra Palermo e Venezia finisce con uno 0-0 che rispecchia l’equilibrio visto in campo. Due allenatori che hanno vinto l’ultima Serie B, Filippo Inzaghi e Giovanni Stroppa, finiscono per neutralizzarsi in una gara tattica, più attenta agli equilibri che allo spettacolo.
La rassegna
La Repubblica: “Palermo e Venezia un tempo per uno pari nella super sfida”
Per i rosanero si tratta del secondo pareggio consecutivo dopo quello con il Cesena. Nel primo tempo meglio il Palermo, che sfiora il vantaggio con Segre al 6’, ma è bravo Stankovic a negargli il gol. Anche Bani, già a segno a Cesena, ci prova senza fortuna. La ripresa invece è più di marca veneziana, con Perez protagonista: prima costringe Ceccaroni all’ammonizione, poi impegna Joronen, bravo a deviare il suo tiro dalla distanza.
La partita resta incerta fino alla fine, con il Palermo condizionato dalle numerose ammonizioni (fino all’espulsione di Ceccaroni nel recupero) e con il Venezia più propositivo ma mai davvero incisivo sotto porta.
Un pareggio giusto, che conferma la solidità di entrambe le squadre e lascia aperti interrogativi soprattutto sul momento degli attaccanti rosanero, con Brunori che fatica a ritrovare la via del gol.
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