mediagol palermo La Repubblica: “Il Palermo ammaina la bandiera Sirigu”

La rassegna

La Repubblica: “Il Palermo ammaina la bandiera Sirigu”

La Repubblica: “Il Palermo ammaina la bandiera Sirigu” - immagine 1
Niente rinnovo di contratto per il portiere che era tornato in rosanero tredici anni dopo la sua prima esperienza
⚽️

Finisce ufficialmente l’avventura di Salvatore Sirigu con la maglia del Palermo, club in cui tutto era cominciato e dove sperava di concludere il suo viaggio calcistico riportandolo in Serie A. Il contratto del portiere è scaduto e non verrà rinnovato, probabilmente anche per via dei suoi 38 anni, età che ha pesato nella scelta tecnica della società.

La carriera di Sirigu è iniziata proprio nel settore giovanile rosanero, con 84 presenze in prima squadra e 19 con la Primavera, per poi decollare con squadre del calibro di Paris Saint-Germain, Torino, Genoa e Osasuna, e con 28 presenze in Nazionale, coronate dalla vittoria dell’Europeo 2021.

Emblematico l’aneddoto del suo arrivo a Palermo nel 2005, annunciato inconsapevolmente da un fax inviato per errore in un albergo riservato ai giornalisti: una curiosità che segnò l'inizio della sua prima avventura in rosanero.

Nel club siciliano, Sirigu ha vissuto molte fasi: da giovane promessa a titolare fisso, passando per una storica finale di Coppa Italia persa contro l’Inter. Decisivo per il suo lancio tra i pali fu Walter Zenga, che lo soprannominò Walterino. Fu proprio l’ex tecnico a dichiarare: «Il più forte che hai è Sirigu», su consiglio del preparatore dei portieri Luciano Castellini.

Il ritorno al Palermo, avvenuto 13 anni dopo quella finale, ha rappresentato un cerchio che si chiude: inizialmente terzo portiere, ha esordito in campionato proprio il giorno del suo compleanno, il 12 gennaio, con una vittoria per 2-0 contro il Modena, mantenendo la porta inviolata. Poi ancora due presenze, fino al sorpasso in gerarchia da parte di Audero, che ne ha di fatto chiuso la stagione in panchina.

Commovente la frase con cui Sirigu ha lasciato intendere il suo attaccamento: «Ho un sogno, che è quello di riportare il Palermo in Serie A. Oltre a questo c’è il sogno Cagliari, la Sardegna per me vuol dire tutto». Il primo sogno sembra ormai sfumato, ma sul secondo, il legame con la sua terra, resta ancora aperta una porta.