"Brunori ancora a secco, il Palermo rivede i fantasmi del passato". Titola così l'edizione odierna de "La Repubblica", che punta i riflettori sulla prestazione offerta dalla squadra di Eugenio Corini contro il Cosenza. Una sconfitta, quella maturata venerdì sera fra le mura amiche dello Stadio "Renzo Barbera", che fa riemergere alcuni difetti della scorsa stagione. "Possesso palla costante ma sostanzialmente improduttivo, poca lucidità per sbloccare una partita in casa contro una squadra avversaria compatta sulla difensiva e alcuni cali di tensione in difesa. [...] con i rosanero colpiti nel momento in cui stavano producendo il massimo sforzo per sbloccare la partita", si legge.
RASSEGNA STAMPA
La Repubblica: “Brunori ancora a secco, il Palermo rivede i fantasmi del passato”
LE STATISTICHE - Più del 61,5% del possesso palla, 457 passaggi contro i 266 del Cosenza e 20 tiri totali di cui 6 in porta. Di più dei 14 della compagine calabrese; 31 cross tentati dalle fasce, 13 dribbling. "Si tratta solamente di numeri, perché il risultato finale non si può dire bugiardo". Dunque, cosa non ha funzionato? "Si sono rivisti alcuni difetti. E forse il simbolo è Matteo Brunori. [...] Anche questa volta il capitano è sembrato spesso isolato, raddoppiato o triplicato in marcatura e costretto a giocare spalle alla porta. Tanto che le giocate migliori, ancora una volta, le ha fatte in fase di rifinitura".
Il Palermo"ha dato la sensazione di fare fatica in attacco". "Il 4-3-3 con due attaccanti esterni questa volta non ha funzionato", ma "con l’arrivo di due esterni di categoria come Di Francesco e Insigne è impensabile pensare una variazione tattica di questo tipo", conclude il noto quotidiano.
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