Palermo autore di una cavalcata trionfale nei playoff promozione di Serie C. Promozione voluta e meritata, fortemente griffata dall'uomo e tecnico Silvio Baldini. Calciatori staff e dirigenti del club di viale del Fante, con il ds Renzo Castagnini all'Ad Rinaldo Sagramola, sono risultati essere tessere ideali del mosaico perfetto composto da Dario Mirri. Strategie e priorità in tema di calciomercato, unitamente ad altri temi chiave in ottica presente e futura della società rosanero, sono state oggetto di analisi da parte dell'agente FIFA, Ninni Imborgia nel corso dell'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it.
L'INTERVISTA
Imborgia: “Calciomercato Palermo in B? Dico la mia. Brunori, Damiani e Soleri…”
"Organico? Io su 23 giocatori ne manterrei 17-18. Questo gruppo è abituato a lavorare con una certa intensità e recuperare in modo attivo, a spingere in un certo modo. Tre doppi allenamenti alla settimana, che solo Silvio Baldini fa mantenendo un altissimo livello di concentrazione ed intensità, se non sei abituato a digerirli non vai molto lontano. Perché buttare via tutto ciò che hai seminato? A Baldini non piace allenare tanti giocatori, forse questo è l'unico difetto che ha. Storicamente lui ne allena sempre ventidue più i tre portieri, se gliene metti qualcuno di più fa fatica, ma con il lavoro di Castagnini questo è un problema superabile. Non fare cambiamenti importanti, ma andrei a reperire sei giocatori funzionali al suo calcio e di buona cifra tecnica da inserire nello schieramento titolare. Quando Baldini dice che se i calciatori fanno come dice lui e lo seguono in due anni il Palermo torna in Serie A, ci si rende conto subito che è una convinzione concreta e reale. Se hai un gruppo di diciotto elementi coesi e sintonizzati perfettamente su filosofia e cultura del lavoro di Baldini, riuscire a far integrare velocemente e con profitto i nuovi arrivati sarà molto semplice. Se stravolgi l'organico e ingaggi dodici calciatori nuovi, la situazione si complicherebbe di molto. Riscattare Damiani e Soleri è certamente una priorità, ma anche il cartellino di Brunori va assolutamente acquistato a meno che il giocatore non voglia cambiare aria. Ho parlato con l'agente di Brunori, ma non gli ho chiesto nulla anche se mi interessa da tifoso. Tenere Brunori è la prima cosa da fare, i due esterni offensivi - dopo la stagione che hanno fatto - non puoi pensare di darli via, anche se comunque devi intervenire in quei due ruoli perché entrambi non sono più giovanissimi e magari giocheranno meno.
Nel gioco di Baldini i giocatori che lavorano di più sono gli estremi del tridente offensivo, per cui ne vanno individuati sul mercato almeno tre. Questo non per un discorso di titolari e riserve, ma perché ti servono nelle turnazioni. Silipo? Ha grande qualità, ma ha fatto un po' fatica. In questo momento è un giocatore che mette in campo tante giocate di pregevole levatura tecnica, ma tutte poco funzionali. Ci sarà un momento in cui, a forza di fare orpelli bellini che non lo rendono titolare e determinante all'interno dei dieci giocatori di movimento, Andrea capirà che deve cominciare a fare qualcosa di più risoluto e concreto, che lasci il segno all'interno della partita. Con il Padova è entrato bene, però se vai ad analizzare la gara ha sbagliato alcuni tempi di gioco. Questo è un aspetto che spesso fa la differenza, come nel caso di Soleri. Lui, pur essendo un '97, ha tempi di gioco non giustissimi, però ha qualità nel calcio e uno strapotere fisico che può ancora migliorare, con dei parametri di forza non ancora a tarati a livello giusto. Lavorando sodo sulla buona base di questi giocatori, il Palermo si è ritrovato un gruppo di bravi ragazzi che si sono messi in discussione, capendo che ciò che avevano fatto prima non valeva più nulla. In particolare mi riferisco ai due centrali difensivi, Lancini e Marconi che hanno fatto la Serie B e hanno vinto dei campionati. Vedere Marconi aggredire l'avversario in uscita fino alla sua metà campo è stato come osservare movimenti e tempismo classici di un centrale dell'Atalanta. Baldini mi ha detto una frase bellissima, da amico con cui parlo solo di calcio: " In sei anni, questa testa di m***** che ho non mi ha convinto prima a giocare a uomo". La verità, dunque, è che il Palermo, di fatto, gioca a uomo. Sviluppa tutti duelli individuali a tutto campo, così come fatto nelle partite playoff. Alla fine Baldini ha fatto il calcio di Gasperini e Juric. Oggi molti giocatori non sopportano la sfida individuale come un tempo, la soffrono e si innervosiscono, infatti Palermo-Padova è finita in nove contro undici. Luperini a Salò, al 96' e sul risultato di 3-0 a favore, è andato a rubare palla in pressing sui due centrali di Vecchi, questo è il quadro emblematico delle cose. La vigilia della gara di ritorno contro il Padova non è stata facile, anche io ho sentito molto la partita e non ho dormito tantissimo, ma io non ho mai pensato che il Palermo potesse perdere o pareggiare, non ho mai avuto dubbi".
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