Rassegna Stampa
Giornale di Sicilia: “Segnali poco incoraggianti, i leader dove sono?”
Il Giornale di Sicilia descrive il pareggio del Palermo contro l’Entella come poco più di un “brodino”, utile solo a smuovere leggermente la classifica ma incapace di cancellare i problemi ormai cronici della squadra. Secondo l’analisi, la formazione di Filippo Inzaghi era “malata” prima della sosta e lo è rimasta anche dopo: le due settimane di pausa non hanno prodotto quell’antidoto che si sperava potesse invertire la rotta. A Chiavari, scrive il quotidiano, si è vista “la solita latitanza” di quegli elementi che contraddistinguono una squadra di alto livello. Il pareggio è arrivato solo grazie a un regalo dell’avversario, mentre nel finale i rosanero hanno persino rischiato “l’osso del collo”.
L’articolo sottolinea come la squadra sembri quasi rassegnata, un atteggiamento che riporta alla mente ciò che è avvenuto nelle ultime stagioni: il Palermo fatica a ribellarsi alle difficoltà e appare sempre più prevedibile. I numeri parlano chiaro: nelle ultime nove partite sono arrivati gli stessi punti delle prime quattro, un dato che – spiegano – certifica l’involuzione della squadra, priva di riferimenti e facilmente arginabile dagli avversari. Anche in difesa la fragilità è evidente: i gol subiti dall’Entella e dalla Juve Stabia vengono indicati come simbolo di una retroguardia che basta “poco” per colpire. E andare sempre sotto nel punteggio finisce per complicare tutto, soprattutto in un periodo così delicato.
Il quotidiano riconosce a Inzaghi alcuni segnali positivi nelle scelte fatte a Chiavari – come la gestione delle sostituzioni e la decisione sulla fascia di capitano – ma sottolinea che il problema principale resta irrisolto: il Palermo non riesce a rialzarsi. In momenti del genere, osserva l'articolista, servirebbero leader veri, figure in grado di scuotere il gruppo. E qui emerge la nota più critica: in rosa è difficile individuarli. Brunori non viene considerato un trascinatore, Segre nemmeno; tra i nuovi il quotidiano indica Bani come possibile figura di riferimento, ricordando le esperienze vissute a Genova con il Genoa, anche in situazioni complicate.
La conclusione è un monito: una guida forte, in campo e nello spogliatoio, “serve come il pane”. Il Palermo non può continuare a proporre prestazioni come quelle recenti, perché il credito con i tifosi si è esaurito, e i fischi sentiti a Chiavari – si legge – dovrebbero “risuonare nelle orecchie” dei giocatori.
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