mediagol palermo Giornale di Sicilia: “Palermo, brutta frenata a Catanzaro c’è il primo ko”

Rassegna Stampa

Giornale di Sicilia: “Palermo, brutta frenata a Catanzaro c’è il primo ko”

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I rosanero con poche idee, vanno sotto con il gol di Cisse a fine primo tempo e non trovano le chiavi per riprendere la partita. I cambi di Inzaghi non incidono
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Il Palermo inciampa per la prima volta in campionato, e lo fa nel modo più amaro: contro un Catanzaro che fino a ieri non aveva ancora vinto una partita. Un tonfo che pesa, come scrive Luigi Butera sul Giornale di Sicilia, perché “mette a nudo le mancanze recenti dei rosanero” e costa anche in classifica: con le vittorie di Monza, Reggiana e Cesena, la squadra di Filippo Inzaghi scivola al quarto posto.

Una sconfitta che arriva in un momento simbolico, alla vigilia dei 125 anni del Palermo, e prima di due impegni ravvicinati (contro Monza e Pescara) che ora assumono un peso ben diverso.

Il giornale sottolinea come al “Ceravolo si sia vista una squadra spenta, priva dell’intensità e della cattiveria dei primi mesi”. Il Palermo non pressa più alto, non aggredisce e fatica a correre in avanti: tutti segnali di un calo fisico e mentale. A questo si aggiunge una difesa insolitamente distratta, con l’assenza di Bani che si è fatta sentire nell’azione del gol decisivo.

Il vantaggio del Catanzaro, firmato dal giovane Cissé al 47’, nasce da una rimessa laterale e da una mischia in area in cui Iemmello, da terra, riesce a servire l’assist. Segnale di una retroguardia disattenta, commenta Butera.

Dall’altra parte, il tecnico Alberto Aquilani cambia assetto, passando dal 3-4-2-1 al 3-5-2 per bloccare le fonti di gioco rosanero, Ranocchia e Palumbo. Una mossa vincente: il Catanzaro chiude ogni spazio e riparte con ordine, sfruttando la verve di Cissé, classe 2006, autentica spina nel fianco sulla corsia destra.

Nel primo tempo, scrive il quotidiano, il Palermo produce “un solo vero tiro, quello di Diakité al 14’”, troppo poco per impensierire Pigliacelli. Nella ripresa Inzaghi prova a cambiare volto alla squadra con gli ingressi di Bereszynski, Brunori, Vasic, e nel finale anche Corona e Gomes, passando a un 3-4-1-2 ultra-offensivo. La pressione aumenta, ma manca lucidità: “non è bastata la lunga serie di cross e calci d’angolo”, e l’occasione più clamorosa la spreca Pohjanpalo, che di testa manda fuori da due metri.

Una “serata da dimenticare” conclude Butera, per un Palermo che deve ritrovare ritmo, idee e convinzione se vuole tornare a correre verso la promozione.