Una giornata intera all'insegna dello sport e dell’innovazione, quella in scena presso l'aula magna del Dipartimento SEAS dell’Università di Palermo. Un evento, dal titolo "Calcio e innovazione: l’evoluzione dell’industria sportiva", al quale ha partecipato oggi anche l'ex attaccante del Palermo e della Nazionale italiana, Alberto Gilardino. Di seguito, le sue dichiarazioni:
le dichiarazioni
Gilardino: “Allenare il Palermo? Rispondo così. Zamparini e Gianni Di Marzio…”
Le dichiarazioni rilasciate dall'ex attaccante del Palermo e della Nazionale italiana, Alberto Gilardino
"Gianni Di Marzio? Per noi era un papà, arrivò in una situazione non semplice, con una squadra impaurita ma che aveva comunque esperienza. Riuscì a trasmetterci tranquillità e a darci consapevolezza. Questo è un ricordo bellissimo che ho di lui, diede certamente una sterzata decisiva in quella salvezza. Scudetto e Serie A? Sarà certamente una bella lotta fino alla fine, quest'anno il campionato è molto equilibrato. Il Milan sta consolidando quanto di buono fatto nelle ultime settimane, con un allenatore che dà serenità e concretezza alla squadra, trovando una sua identità. Dietro poi stanno battagliando tutte le altre, dal Napoli all'Inter, fino alla Juventus che è ormai a pochi punti", le sue parole.
"Era dall'ultima stagione che non tornavo qui, e quando c'è stata questa possibilità l'ho colta subito. Non sono più tornato per varie vicissitudini legate alla distanza, ma mi auguro di farlo più spesso perché torno sempre molto volentieri, a Palermo si sta bene. Zamparini? Un presidente vulcanico, ho un bel ricordo di lui. Capiva molto di calcio, basti pensare a tutti i giocatori che è riuscito a prendere. E' merito suo quello che il Palermo è stato nel passato, mi auguro che un giorno ci sia la possibilità di rivedere la squadra nei palcoscenici che i tifosi e la città meritano. Io sulla panchina rosanero? Adesso c'è un allenatore preparato e di esperienza, mi auguro che il Palermo centri i playoff e ne diventi la mina vagante. La mia ambizione è quella di allenare piazze come questa, con la volontà ferma di poter sedere su panchine così importanti", ha concluso.
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