Si avvicina a grandi passi l'apertura della finestra invernale di calciomercato. Obiettivo primario del Palermo e di Maurizio Zamparini, l'innesto di qualche elemento di qualità ed esperienza che possa fare al caso di Davide Ballardini. L'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport' ha analizzato le precedenti sessioni di mercato invernale: alcuni innesti sono risultati importanti e utili alla causa, altri dei veri e propri bidoni. "Puntellare una rosa bisognosa di tempo per assimilare gli schemi di Ballardini o investire su nomi importanti per una salvezza sicura? Dubbio di fine anno per Zamparini. [...] Saper cambiare è importante, ma se si sbaglia diventa deleterio. L'esempio da manuale è il disastroso gennaio 2013 con la rivoluzione di Lo Monaco (10 acquisti e 10 cessioni) che portò Sorrentino (un merito, però era inseguito da un anno) ma anche Formica, Sperduti, l'ammiraglio Nelson e... la Serie B - si legge -. Chi ricorda poi – andando più indietro nel tempo – i vari Labrin, Mehmeti, Savini, Paolucci, Celustka, Cani, Possanzini o il mitico Matusiak? Spese più o meno ingenti con flop annesso. Da Foschi a Perinetti passando per Sogliano e Sabatini, il mercato di riparazione ha però anche portato in dote talenti come Hernandez, campioni come Balzaretti e fenomeni come Cavani. Poche e oculate operazioni in entrata è il trend recente (3 nel 2014 e 3 l'anno scorso). Una curiosità, dal 2009 (escludendo il 2010) ogni gennaio è arrivato un importante tassello del Palermo di oggi: nel 2009 Morganella, nel 2011 Andelkovic, nel 2012 Vazquez, nel 2013 Sorrentino, nel 2014 Lazaar e nel 2015 Jajalo".
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Gazzetta: “Palermo, da Cavani a Cani e Sperduti. Tutti gli affari e i pacchi del mercato di gennaio”
I precedenti di Foschi, Perinetti, Sabatini e Lo Monaco.
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