Trentunmila al Barbera e un esordio da non dimenticare. Il Palermo di Filippo Inzaghi parte col piede giusto e mantiene intatta la tradizione del tecnico, che in Serie B non ha mai perso la gara d’esordio. La Reggiana ha provato a resistere con ordine, ma alla fine ha ceduto alla pressione costante dei rosanero.
La rassegna
Gazzetta dello Sport: “Timbra Pohjanpalo. È festa per 31mila, la Reggiana cade”
La partita ha vissuto un primo tempo equilibrato, con il gol di Brunori inizialmente convalidato e poi annullato dal Var per il fuorigioco di Pohjanpalo. Da lì, come sottolinea il quotidiano, i rosanero hanno iniziato a “scardinare il meccanismo difensivo” degli emiliani, cercando continuamente ampiezza grazie al lavoro degli esterni.
Pierozzi e Augello sono stati tra i più ispirati: cross precisi e continui inserimenti hanno rappresentato un’arma decisiva per mettere in difficoltà gli avversari. Al centro, Ranocchia sta ancora crescendo come regista, ma ha mostrato già aperture interessanti proprio sugli esterni.
La Reggiana di Dionigi, penalizzata dalle assenze di giocatori come Rozzio, Sampirisi e Girma, ha provato a ripartire con le incursioni di Portanova e Libutti, ma senza mai impensierire davvero la retroguardia del Palermo, che ha fatto della riconquista palla immediata uno dei principi cardine del gioco di Inzaghi.
Un debutto che lascia ottimismo: “assalto alla Serie A” è l’obiettivo dichiarato, e il primo passo davanti a un pubblico da grande palcoscenico sembra essere stato quello giusto.
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