GiovanniGardini, amministratore delegato nonché direttore generale del Palermo, è intervenuto in sede di conferenza stampa durante la presentazione ufficiale del nuovo allenatore, Michele Mignani. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni:
CONFERENZA STAMPA
Gardini: “Ringrazio Corini, noi in debito con Palermo. Cambiare prima? Dico questo”
"Mi preme ringraziare Corini e il suo staff per questi mesi passati con noi, non dimenticando quando è stato assunto in che situazione eravamo. E la crescita oggettiva che è riuscita a dare. I viaggi hanno un inizio e una fine, positiva e negativa che sia. Non cambia nulla su quello che è il nostro viaggio, essere competitivi per campionato molto difficile. Nonostante uno straordinario pubblico, ci sentiamo in debito. Non siamo riusciti a rispondere a quelle che erano le loro e le nostre aspettative. Dobbiamo siamo già più di venti mila, segno di grande amore, abbiamo grande rispetto e considerazione dei tifosi. Consapevoli della responsabilità che abbiamo, non è facile gestire la pressione di questa piazza. Ma lo sapevamo, siamo una famiglia che vive i momenti, e l’ultimo mese ci ha portato a fare delle considerazioni, abbiamo deciso di interrompere questo viaggio perché non c’erano più le condizioni per proseguire. Siamo in ritardo, lo sappiamo. Siamo stati sotto performanti sotto ogni punto di vista. Abbiamo cercato una serie di profili, dopo una serie di colloqui abbiamo scelto Mignani fino al 2025. Non ci sono situazioni di ripiego o momentanee. Abbiamo trovato in Mignani una persona che rispondeva ai requisiti, migliore opzione per le nostre necessità. Oggi sono qui a presentarvelo. Perché non abbiamo scelto di cambiare prima? Per la posizione in classifica, c’è stata una valutazione complessiva c’erano i presupposti per continuare, ma sono venuti meno. Non è il momento dei bilanci, mancano sette partite molto importanti. Li faremo a fine stagione. Noi siamo per il fare il bene del Palermo, portarlo il più in alto possibile, non per il parlare. So che dobbiamo essere credibili. C’è bisogno di tempo. C’è bisogno di pensare, razionalizzare. Ponderare le scelte, di lavorare sempre di più per migliorare. C’è un momento di fare le scelte, questo era il momento di cambiare allenatore. Con Mignani è stato un colpo di fulmine, ci ha trasmesso una serietà, una caparbietà, la capacità di sintetizzare le cose in maniera pragmatica, senza troppi giri di parole. Tutti motivi convincenti. Manchester? Continui contatti quotidiani, ogni scelta che viene fatta viene condivisa".
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