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Foschi: “Non sono affatto malato, ma a Palermo mi stavo ammalando. Zamparini, se per te Cigarini-Pinilla sono scarti…”

Foschi: “Non sono affatto malato, ma a Palermo mi stavo ammalando. Zamparini, se per te Cigarini-Pinilla sono scarti…”

"In rosanero non c'erano le condizioni per andare avanti". Parola di Rino Foschi: il dirigente romagnolo ha rassegnato le dimissioni da ds del Palermo appena nove giorni fa e a breve dovrebbe essere ri-tesserato dal Cesena.

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Diciotto giorni di mandato e poi l'addio, il secondo - nella sua carriera - al Palermo Calcio.

Poco più di una settimana fa, Rino Foschi ha deciso di rassegnare le dimissioni e lasciare i rosanero nel bel mezzo della sessione estiva del mercato. Alla base del suo saluto anticipato, in particolar modo, nette divergenze col presidente sul fronte acquisti: il dirigente romagnolo aveva di fatto bloccato Cigarini e raggiunto un'intesa per Pinilla e Borriello, ma Zamparini (come già ammesso dallo stesso patron) ha preferito bloccare queste trattative perché ritenute non funzionali alla causa rosanero.

Adesso Rino Foschi potrebbe trovar subito sistemazione al Cesena, poiché in virtù del regolamento della Lega Serie B nulla gli impedirebbe di essere tesserato da un club cadetto, dopo aver appena detto addio a una società di Serie A (qui il regolamento).

"Oggi dico che non c’erano le condizioni per andare avanti - ha spiegato Rino Foschi a Rotocalcio -. Ve l’ha detto pure Zamparini. Per educazione ho detto che non stavo molto bene. Zamparini ha detto che gli avevo preso degli scarti dall’Atalanta, ovvero Cigarini e Pinilla. Se questi sono scarti si vede che mentalmente non c’erano più le condizioni per andare avanti e quindi è meglio lasciarci. Io non voglio fare polemiche perché rispetto troppo la città di Palermo. La gente pensa veramente che io stia male? Sono pronto per andare da qualsiasi parte. Ho fatto 10 km di corsa stamattina, non sto mica male, la testa mi gira ancora molto bene e, attenzione, avevo le idee molto chiare anche a Palermo".

Affari sfumati -"Finora, dall’altra parte, ho preso solo sberle. Il primo giocatore che volevo era Cigarini, l’ho trattato per un mese. Poi è andato alla Sampdoria per 3,5 milioni, perché per Zamparini era uno scarto, così come lo erano Pinilla ed El Kaddouri. Questi sono tutti scarti? Allora Foschi si è ammalato, sono cotto e vado a casa. Si vede che faccio nomi di gente avulsa e quindi è meglio che lascio, non sono più da Palermo. Io non sono malato, semmai mi stavo ammalando".

Futuro -"Può darsi che vada in serie B o in un altro posto, ma non posso essere tesserato in A. Il Cesena se lo augura perché avrebbe questo piacere. Dal primo agosto potrei essere ri-tesserato dal Cesena Calcio. Dovrei stare a casa? Io sono un leone e continuerò a fare questo lavoro per altri 20 anni", ha concluso Foschi.