Floriano ci crede: “Il Palermo dirà la sua fino all’ultimo. Filippi e quel feeling”

"L'obiettivo è migliorare la classifica dell’anno scorso e stare tra le prime, poi vediamo se riusciamo divertirci". Lo ha detto Roberto Floriano, intervistato ai microfoni de "La Gazzetta dello Sport". Diversi sono stati i temi trattati dall'attaccante del Palermo, punto fermo della squadra allenata da Giacomo Filippi: dagli obiettivi della compagine rosanero, al suo ruolo. Ma non solo... "Il Palermo di quest’anno appare nettamente più forte? Le differenze ci sono, ma credo sia partito tutto dall’ultimo periodo della scorsa stagione: si creò un gran feeling con Filippi acquisendo una mentalità diversa, tutto confermato in questo torneo. I nuovi si sono adeguati subito e in più la società ha fatto acquisti importanti. Possiamo dire la nostra fino all’ultimo", le sue parole.

DALLA D ALLA C -"Ho sempre creduto nelle mie potenzialità e so quello che posso dare, ci sono state delle difficoltà, è vero, però quando vedo che non faccio più parte di un progetto preferisco cambiare aria. Bari e Palermo in D erano piazze talmente prestigiose che non voleva dire andare tra i dilettanti. Non mi è pesato è credo di avere fatto la scelta giusta, l’ultima parte dello scorso campionato, e l’inizio di questo, penso mi diano ragione".

RUOLO -"Nasco trequartista, poi ho giocato quasi sempre nei tridenti come attaccante esterno, De Zerbi a Foggia nel 4-3-3 voleva che gli esterni venissero a giocare tra le linee, con Stroppa ho fatto anche la mezzala. Filippi si muove sulla stessa idea tattica. Magari mi darà una nuova giovinezza (ride, ndr). Sto correndo di più, però sono tipi di corsa diversi. Con Boscaglia era una corsa più lineare e spesso senza palla, con Filippi ho quasi sempre la palla tra i piedi e mi pesa molto meno".

FILIPPI -"La rivelazione è lui? Beh sì, all’inizio lo avevamo come secondo e non potevamo immaginare. Il mister, però, si è imposto nella maniera giusta e in modo determinato: ha passione e ci fa stare bene. Difficile la lotta per la maglia? Ben venga la concorrenza, Filippi è leale, non guarda in faccia a nessuno, guarda solamente chi si allena bene e sta meglio", ha proseguito.