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FeralpiSalò-Palermo, verso la semifinale playoff: Baldini alla vigilia del match

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L'analisi del tecnico del Palermo, Silvio Baldini, alla vigilia del primo atto della sfida contro la FeralpiSalò, valida per le semifinali dei playoff promozione di Serie C 2021-2022

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I playoffpromozione di Serie C giungono alle semifinali. Palermo, Catanzaro, Padova, FeralpiSalò: quattro squadre si giocano l'altissima posta in palio, l'ultimo posto disponibile per accedere al prossimo campionato di Serie B. Dopo la regular season che ha decretato la promozione in cadetteria di Südtirol, Modena e Bari, il prossimo 12 giugno si conoscerà la quarta squadra che lascerà la Lega Pro per approdare in cadetteria. Alla vigilia della semifinale d'andata, FeralpiSalò-Palermo, il tecnico rosanero, SilvioBaldini, ha presentato in conferenza stampa il match in programma questa sera, alle ore 21.00, allo Stadio "Lino Turina" di Salò. Di seguiti l'analisi del coach di Massa, in vista del primo atto della sfida contro la formazione guidata dal tecnico della formazione gardesana, Stefano Vecchi.

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VERSO LA SFIDA DI SALÒ -"Feralpisalò? Un'ottima squadra, con un bravo allenatore e delle idee giuste che se non anticipi possono farti male. Abbiamo preparato la partita con professionalità, sapendo che è un avversario tosto arrivato qui con merito. Il Palermo c'è e vuole arrivare fino in fondo, con rispetto verso un avversario che studiamo e consideriamo anche più forte di quello che è per dare di più sul campo. Stanchezza? Non c'è tempo di pensare a queste cose, sono tutti disponibili e all'altezza. Se consideriamo questi fattori significa cercare alibi, la stanchezza possono averla tutti. La partita ha sempre due facce, quella di chi la inizia e di chi la finisce. Ognuno deve avere delle determinate caratteristiche, chi entra deve avere la freschezza per rendere fondamentali i cambi. Una chiave di lettura è la partita tra Real Madrid e Manchester City, con Ancelotti che ha giustificato i cambi dicendo che in certi momenti di basso tatticismo alcuni giocatori influiscono più di altri. Io prendo questo insegnamento da un grande allenatore, non copiandolo ma facendone tesoro. Quest'anno ho un giocatore fortissimo, Soleri, andato in doppia cifra entrando dalla panchina. Ma perché non ha lo stesso rendimento partendo titolare? La risposta sta nella fisionomia della partita, che non è la stessa entrando dalla panchina rispetto a quando parti titolare. Sono cose che non si possono ignorare, bisogna imparare da chi sa, e mi sono dato la risposta a questa domanda imparando dalle parole di Ancelotti. Dobbiamo vedere la partita così, senza essere impensieriti dai 10 diffidati perché chi entrerà sostituirà con onore chi esce".

LA CARICA - "Timore e paura sono parole che non accetto. Questo non perché non esistano, ma perché io voglio esprimermi tramite la gratitudine verso questo mestiere e il rispetto per gli avversari. Loro possono farci male, ma io voglio vincere questa sfida senza speculare e senza essere preoccupato, ma utilizzando le nostre armi. Se poi loro saranno più bravi lo riconoscerò, ma questo sarà difficile perché io ho una squadra fortissima che sa che chiunque incontra dovrà faticare. Io stimo gli avversari, abbiamo lavorato in funzione della loro bravura sapendo che ci stiamo giocando una finale, come fosse l'ultima partita. Accardi? Sta benissimo, è a disposizione e al 100%. La Feralpi ha buonissimi giocatori, un allenatore con idee importanti. Noi non abbiamo perso tempo, dopo la partita di sabato la prima cosa che abbiamo fatto è restare sul pezzo, sapendo che incontreremo un avversario forte con un giorno in più di riposo. Saremo pronti, essendo davanti una realtà che merita di essere qui, con uno stadio da 2500 posti che in silenzio è arrivata a questo punto. Sono curioso di vedere un avversario al quale dire: 'bravi, siete stati migliori di noi', ma io a questo non credo perché sono sicuro che vinceremo questo torneo. Tutti i dettagli hanno un importanza. Il loro giorno di riposo andrà compensato, ma non dovrà essere un attenuante per qualcosa di negativo. Abbiamo cercato di stare attenti a tutto, curando i particolari come alimentazione e sonno. La squadra però è umile, sa che si deve guadagnare sul campo il passaggio del turno e sa che non bisogna speculare ma mettere il cuore. Questo deve renderci più coraggiosi, farci avere più fame di loro. Qualsiasi cosa dica il campo la accetterò, ma io sono convinto che questo Palermo è la squadra più forte di tutte".

LE SCELTE - "Chi a centrocampo?  De Rose, Damiani Dall'Oglio , Odjer: ho tutti giocatori che hanno dimostrato che per la causa del Palermo ci sono. Per me parla il campo, che mi dà delle risposte alle domande che mi pongo. Non prendo decisioni sulla carta, abbiamo fatto una seduta ieri, un'altra stamane ed in base a ciò che ho visto effettuerò le mie scelte. Ma ripeto, non conta solo che inizia le partite ma anche e soprattutto chi le finisce.  Silipo? È maturato molto, specialmente come ragazzo. Ha capito che il calcio non è fatto solo di dribbling, cross e tiri, ma anche di fase di non possesso, pressing e di difesa. Tutto quello che può essere funzionale in quel momento al bene della squadra. Questo mi ha dimostrato grande maturità da parte sua, contro l'Entella ci ha dato una grossa mano a riprendere il risultato.  Siamo un grande gruppo, l'ho capito da un mese, anche chi gioca poco ha compreso che deve dare quel qualcosa in più per far vincere la squadra. Loro sono sempre gli stessi, sopperisci alla stanchezza con quelli che entrano dalla panchina. Sia per i ritmi che per quello che i giocatori non riescono più a fare col passare del tempo. Noi abbiamo un grande gruppo, in cui non importa chi parte dall'inizio. Io sono convinto che se chi ha giocato il secondo tempo con l'Entella fosse partito dall'inizio la partita non sarebbe andata allo stesso modo. Poi non c'è mai la controprova, ma questa è la mia idea. Voglio portare il Palermo in B per farlo arrivare in categorie che meritano città e tifosi. Mi auguro che il Palermo in pochi anni torni in Serie A, per giocare con squadre dalla storia e dal prestigio simili.

IL VAR E LA DESIGNAZIONE - "Var? Sono contento, se ci fosse stato con l'Entella la partita sarebbe già finita nel primo tempo per il gol di Floriano e il rigore non concesso a Brunori. Avremmo potuto evitare il 2-0, ma è stato meglio così perché l'emozione è stata grande e ci siamo dovuti allenare ad adattarci ad una condizione di difficoltà. Gli errori clamorosi fatti nelle ultime partite dagli arbitri, se li avesse commessi una donna, sarebbero stati ingigantiti molto di più. Quando arbitra un uomo ci si passa sopra, ma anche le donne hanno diritto di sbagliare e fare un certo tipo di carriera. Molti arbitri cercano di dimostrare la loro personalità, venendo qui davanti a 35mila persone e fischiandoti contro facendo vedere che non hanno paura, ma alla fine sbagliano due volte. Nell'arbitro deve esistere l'arbitrio, la capacità di decidere se una cosa è giusta o sbagliata. Se invece si pone tutto sul piano emozionale, dimostrando che non si spaventa vuol dire che non può avere l'arbitrio. La donna ha più senso di equità rispetto all'uomo, perché ha dovuto soffrire di più per guadagnarsi il suo spazio rispetto all'uomo che vive da sempre di storie di potere. Sono quindi favorevole a far arbitrare una donna per queste ragioni. Le ultime partite contro le big, in casa o fuori, le abbiamo vinte. Non importa casa o trasferta, il pubblico certamente ti aiuta, ma poi sei tu che devi esprimerti tramite il pubblico. Conta chi sei tu, bisogna avere il coraggio di dimostrare i propri valori, poi il pubblico la mano te la dà sempre".