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Di Marzio: “Palermo importante per mia famiglia. Italia? Barbera darà giusta carica”

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Le parole del giornalista di Sky Sport, Gianluca di Marzio, durante il seminario “Calcio e innovazione: l’evoluzione dell’industria sportiva”

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Calcio e innovazione: l’evoluzione dell’industria sportiva” è questo il titolo dell'evento attualmente in corso nell’aula magna del Dipartimento SEAS dell’Università di Palermo. Una giornata all’insegna dello sport e dell’innovazione, con ospiti profili di assoluto rilievo del mondo del calcio pronti a confrontarsi e a discutere sull'evoluzione del mondo del pallone negli ultimi anni. Ad aprire le danze - nel corso della mattinata -  l’esperto giornalista di Sky Sport, Gianluca di Marzio, intervenuto durante il seminario per raccontare il forte legame che intercorre tra la sua famiglia e la città di Palermo. 

“Per me tornare a Palermo fa sempre uno strano effetto perché è come tornare indietro nel tempo. Questa città è stata per la mia famiglia e per mio padre fonte di emozioni contrastanti da quell’annata in panchina finita male ma col ricordo che è sempre stato per noi emozionante e forte. Papà mi diceva che nonostante la retrocessione era uscito tra gli applausi del pubblico. Scendere di categoria dopo una partita in casa e ricevere comunque gli applausi del pubblico a testa alta credo che sia un riconoscimento sentito per una retrocessione immeritata. Ha sempre avuto il rimpianto di non aver ottenuto i risultati a Palermo, da un punto di vista sportivo perché l’affetto non gli è mai mancato. Quando Zamparini lo aveva richiamato ed era ritornato per l’anno di Ballardini, Maresca, Gilardino, Sorrentino era da un po’ che non era protagonista in una squadra. Faceva un po’ da consulente esterno. Mia madre diceva che mio padre ormai non era più in grado di partire per combattere queste battaglie ma lui per uno spirito di rivalsa decise di accettare la destinazione Palermo. È stata anche la sua ultima esperienza in una squadra. I calciatori che ho incontrato oggi come Gilardino mi hanno ricordato di quanto avesse aiutato anche moralmente la squadra per raggiungere quella salvezza all’ultima giornata contro l’Hellas Verona o la vittoria a Frosinone. Anche se da figlio e da giornalista ho seguito esternamente queste vicende mi ha fatto molto piacere ricevere l’invito da Manuela Perinetti. Palermo è una parte importante del cuore della mia famiglia e lo sarà per sempre.

Infine, due battute sul match di domani tra Italia e Macedonia: "Quanto il pubblico palermitano potrà spingere gli azzurri di Roberto Mancini? C’è bisogno non solo di essere sul campo più forti della Macedonia ma avere 36mila persone che ti daranno la carica nei momenti più difficili sicuramente è un punto di forza. Il problema sarà poi eventualmente la seconda partita che giocheremmo in terra nemica in Turchia o in Portogallo. Lì purtroppo non ci sarà il pubblico palermitano a spingere la nazionale italiana! Sarà importante vincere con la Macedonia con la spinta del “Barbera”.

 

 

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