Desplanches, il punto fermo dell’U21 che aspetta il suo riscatto in rosanero

Di Nicholas Barone

Desplanches continua a sfornare grandi prestazioni con l'Italia U21. Dopo il calcio di rigore parato contro la Romania, nell'ultimo match degli azzurrini contro la Slovacchia il portiere ha dato prova di intuito e senso della posizione con più di qualche intervento salva risultato, specialmente negli ultimi minuti del match. Entrambe le gare sono terminate con il risultato di 1-0 in favore della squadra di Nunziata. Una grande fetta del merito dei quarti di finale, conquistati proprio grazie alle due vittorie citate in precedenza, va attribuita proprio al portiere, che continua a dimostrare il suo valore.

La situazione del 2003 è quasi paradossale: se, come raccontato, in nazionale è spesso tra i protagonisti, a Palermo il ragazzo non riesce ancora a emergere. Nello scorso campionato, in tal senso, dopo una prima parte altalenante, il tecnico gli ha preferito Sirigu prima e Audero, arrivato nel mercato di riparazione, successivamente. È indubbio che in quel momento della stagione affidare la porta ad un portiere ben più esperto come l'ex Sampdoria sia stata una scelta corretta, viste anche le ottime prestazioni fornite, ma la fiducia verso il 22enne non è mai stata continuativa. Sono, infatti, solo 21 le partite giocate quest'anno, in conseguenza al grave infortunio che ha colpito il compagno di reparto Gomis, partito come favorito tra i pali già nel pre-season. Da sottolineare anche il primo anno dell'ex Milan in Sicilia che, dopo un mondiale da guanto d'oro con l'Under 20, non ha praticamente mai visto campo, salvo qualche sporadica apparizione sul finire di campionato.

Desplanches ha ancora un contratto di tre anni con i rosanero e il tempo per prendersi la porta non gli manca. Chissà che il praticamente certo arrivo di Inzaghi non possa essere la chiave: il tecnico, il quale sa come trarre il meglio dalla sua squadra, potrebbe dargli la fiducia che - dopo due anni di attesa - l'azzurrino merita.