INTERVISTA

Desplanches: Ho avuto la fortuna di giocare il Mondiale U20…

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Le parole di Sebastiano Desplanches intervistato a Vivo Azzurro TV

Il portiere del Palermo e della Nazionale U21 Sebastiano Desplanches ha parlato ai microfoni di Vivo Azzurro TV dove ha raccontato degli aneddoti sui suoi primi passi da calciatore.

GLI INIZI

Queste le sue  parole nella prima parte dell'intervista "Ho iniziato con il calcio a Novara, in una scuola calcio chiamata Sparta Novara, poi dopo essere passato in un'altra scuola calcio nelle vicinanze sono arrivato all'Inter dove sono rimasto per qualche anno per poi successivamente passare al Milan fino alla primavera, poi sono passato al Vicenza a titolo definitivo per poi infine trasferirmi al Palermo, dove sono molto contento. 

CONVOCAZIONE IN NAZIONALE

Ha continuato poi parlando della sua prima convocazione nelle giovanili azzurre: "La prima chiamata in Under 15 fu una sorpresa, a quell'età si vive il calcio in maniera più spensierata. Non era un mio obiettivo e non ci pensavo troppo. E' stata una cosa incredibile ma lo è sempre, ogni volta che leggo il mio nome tra i convocati. Rappresentare l'Italia è un motivo di orgoglio".

MONDIALE U20

Sebastiano Desplanches protagonista assoluto del Mondiale U20, vincitore del premio come miglior portiere del torneo ha poi continuato parlando delle sue emozioni e sensazioni di quel periodo:  "Fu un percorso straordinario. Eravamo un gruppo fantastico, sono state emozioni indelebili che rimarranno sempre nel mio cuore". Fu un Mondiale in cui l'Italia si formò giorno dopo giorno, con giocatori in arrivo in Argentina subito dopo aver concluso gli impegni con i rispettivi club: "Era un mese particolare, tanti campionati non erano ancora finiti. Ci davano per spacciati, nessuno credeva in noi. Poi siamo arrivati in Argentina e abbiamo sentito l'appoggio dei tifosi locali, e questo ci ha caricati: rimpianti veri non ne abbiamo, anche perché abbiamo dato il massimo. Certo, alzare la coppa sarebbe stato meglio". 

IL SUO IDOLO

Infine ha concluso parlando  del suo idolo e dei suoi obiettivi futuri: "quello del portiere è un ruolo che richiede un allenamento diverso rispetto ai giocatori di movimento, più mentale e focalizzato a non perdere mai la concentrazione", Desplanches ha come idolo il suo mito Gianluigi Buffon:  "Il più forte della storia. E sono felice di essermi allenato ai tempi del Milan con Donnarumma, che ha preso la sua eredità. Parlando di altri sportivi, invece, ammiro la mentalità di Sinner".

Conclude infine parlando del suo obiettivo principale al momento: "Voglio volare basso. Il primo obiettivo è esordire in Serie A, poi potrò pensare alla Nazionale A".