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De Rose: “Palermo occasione della vita, ho pensato di smettere. Non sbagliamo!”

De Rose: “Palermo occasione della vita, ho pensato di smettere. Non sbagliamo!”

Le dichiarazioni rilasciate dal capitano e centrocampista del Palermo, Francesco De Rose

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"Sono partito dal San Fili, ma ad un certo punto avevo deciso di smettere. Ci sono dinamiche complesse che ti portano a fermarti, ma la mia forza mi ha permesso di non mollare e raggiungere un sogno". Lo ha raccontato Francesco De Rose. Intervistato ai microfoni de "La Casa di C", il capitano del Palermo ha ripercorso le tappe della sua carriera. Leader, figura carismatica, punto di riferimento in campo e nello spogliatoio, l'esperto centrocampista classe 1987 è approdato in Sicilia lo scorso gennaio, dimostrando di poter spostare gli equilibri in Serie C.

DA RIGOLI A TOSCANO -"Fulvio Salerno? Ha sempre creduto in me sin dalle giovanili, mi ha dato la forza di non mollare. Sono sempre stato attaccante, poi mister Rigoli mi ha raccontato che per lui ero un centrocampista. Non ero d’accordo, allora lui mi ha mandato per tre volte consecutive in tribuna (sorride, ndr). Da quel momento ho giocato in mezzo al campo senza cambiare più posizione. Toscano? Con lui ho vissuto tutte le gioie del calcio, dalle promozioni a Cosenza a quella stupenda di Reggio. Sin dal primo istante abbiamo instaurato un legame incredibile, ci basta uno sguardo per capirci. Quando ci siamo ritrovati dopo anni è come se non ci fossimo mai separati. Ci sentiamo spesso, c’è un rapporto speciale che va oltre il calcio".

IL PALERMO -"Rappresenta l’occasione della vita e il premio di una carriera intera. Quando mi ha cercato il Palermo non ci ho pensato due volte perché è una piazza storica. C’era stato un primo contatto in estate, ma senza nulla di concreto, poi a gennaio lo scenario è cambiato e ho scelto la Sicilia. Lo rifarei migliaia di volte. Spero di ricambiare l’affetto della gente sul campo, è incredibile come sono stato accolto. Mi trovo benissimo a Palermo, amo soprattutto il mare di Mondello. Mia figlia Ludovica ama Palermo e i colori rosanero, si è ambientata perfettamente nell’atmosfera palermitana. Mi piace molto questa sua passione, infatti scherzando dico sempre che diventerà la mascotte del Palermo (sorride, ndr)".

L'OBIETTIVO -"Mi sono sempre ispirato a quei calciatori che si sacrificano dando tutto dietro le quinte, come Gattuso e Davids. Siamo consapevoli del recente passato di questa società. Il Palermo nell’ultimo decennio ha fatto cose straordinarie. Il nostro obiettivo è trasformare l’attuale realtà in qualcosa di grande attraverso la fatica e il lavoro, dando tutto. Da capitano ho sempre detto di non sbagliare con gli atteggiamenti, bisogna sempre far parlare il campo. Il nostro è un gruppo fantastico fatto di grandi professionisti", ha concluso De Rose.

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