La trasferta di Empoli è un test decisivo per il Palermo e per la continuità di Ranocchia e Palumbo nel guidare la squadra anche fuori casa.
Come sottolineato da Paolo Vannini sul Corriere dello Sport, la trasferta di Empoli rappresenta per il Palermo una verifica fondamentale della propria identità tecnica. Il peso della sfida ricade soprattutto su Ranocchia e Palumbo, i due centrocampisti di costruzione che, contro la Carrarese, hanno mostrato quanto possano incidere quando riescono a unire qualità, verticalità e coraggio nelle scelte.
Il Palermo diventa immediatamente più pericoloso quando i suoi registi vanno oltre il semplice giro palla, trovando gli esterni in velocità e alzando il livello tecnico della manovra. Ma lontano dal Barbera questo copione non sempre si è ripetuto: gli spazi si restringono, le battaglie aumentano, e spesso i due hanno fatto più fatica. A Empoli viene chiesto di confermarsi, perché dalle loro prestazioni dipende gran parte del potenziale offensivo rosanero.
Per Filippo Ranocchia sarà una gara dal significato particolare. Prelevato proprio dall’Empoli (via Juventus) dopo due avventure in Serie A poco illuminanti, aveva acceso le speranze rosanero con quattro gol consecutivi a inizio stagione. Poi qualche ombra: prestazioni altalenanti, nervosismo — emblematica l’espulsione di Castellammare — e il ruolo discusso, nonostante Inzaghi continui a impiegarlo da play chiedendogli sia geometrie che solidità. Come ricorda Vannini, le etichette contano poco: Ranocchia è un regista atipico in un calcio che pretende centrocampisti totali. Ora serve però il salto di qualità, anche nelle giocate decisive.
Accanto a lui Palumbo appare in crescita. Le “punzecchiature” di Inzaghi hanno avuto effetto: più personalità, più ritmo, maggiore presenza nella costruzione. Quando entrambi toccano il loro apice, la squadra si accende. E visto che nelle ultime tre trasferte è arrivato un solo punto, la risposta deve arrivare subito.
Arrivano intanto segnali incoraggianti da Torretta: Gomes e Gyasi hanno lavorato con il gruppo. Il francese è ormai recuperato dalla lussazione alla spalla, mentre l’ex Empoli sorprende per il rapido rientro dopo il problema muscolare. Difficile immaginarli titolari, ma la convocazione sembra probabile e aumenta le soluzioni per Inzaghi.
Empoli-Palermo diventa così un crocevia tecnico e mentale: una partita che dirà quanto la squadra sia davvero pronta a riproporre anche in trasferta il proprio calcio migliore.