L'edizione online del Corriere della Sera mette a confronto due realtà, per dimensioni, bacino d'utenza e filosofia imprenditoriale delle rispettive proprietà, agli antipodi che si sono sfidate sabato scorso in Serie B sul manto erboso del Tombolato. Il Cittadella, piccola favola calcistica di provincia, alimentata da lungimiranza, oculatezza e capacità di gestione di Andrea Gabrielli, imprenditore di successo nel ramo dell'acciaio ed il Palermo targato City Football Group, holding controllante prestigiosa e di caratura internazionale che fa capo allo sceicco Mansour.
RASSEGNA STAMPA
Corriere della Sera: “Cittadella low cost batte Palermo dello sceicco Mansour…”
Manchester City, New York City, Melbourne in Australia, Yokohama in Giappone, Montevideo in Uruguay, Girona in Spagna, Sichuan in Cina, eccetera, fino al primo club italiano inglobato nella galassia citizens, ovvero il Palermo. L'approfondimento sull'edizione digitale del famoso quotidiano nazionale generalista, snocciola un po' di dati e fa un suggestivo parallelismo tra le due realtà, prendendo spunto dal risultato del campo con la squadra di Gorini, il Cittadella low cost, che ha avuto la meglio sul Palermo di proprietà di una delle holding più facoltose e prestigiose su scala mondiale, dotata di budget, risorse e strumenti di ben altra proporzione rispetto al sodalizio veneto. Questo un passaggio del focus: "... Per dare un’idea dell’impronta della gestione: il monte ingaggi annuale del Cittadella (sui 3 milioni) “coprirebbe” a malapena una settimana di quello del Manchester City. In termini più omogenei, corrisponde a un sesto di quello del Palermo (18 milioni), squadra costruita per salire subito in serie A. Nell’ultimo match di campionato Cittadella-Palermo 2-0...".
Negli ultimi quindici anni, con una sola stagione in Lega Pro, il Cittadella ha sempre brillato in Serie B, collezionando diverse partecipazioni ai playoff promozione e sfiorando in più circostanze la clamorosa promozione in Serie A. Un vero miracolo per un club che gioca in uno stadio dalla capienza di settemila posti, con una media di quattromila presenze a gara, con l'acquisto più oneroso pagato seicentomila euro (Donnarumma dal Catania nel 2013), soltanto due stranieri in rosa ed il saldo in utile dell'ultimo calciomercato per 1,5 milioni. Quindici milioni di liquidità in banca e diciassette milioni di patrimonio netto, ultimi sei anni di bilancio in utile per un vero e proprio gioiello manageriale low cost nel panorama calcistico mondiale. Zona di pregio nei playoff e quattro lunghezze di distacco dal secondo posto che varrebbe la promozione diretta. C'è ancora un girone o quasi di campionato, ma il Palermo targato CFG è dietro in classifica, a quattro punti dai ragazzi di Gorini. Questa la chiosa del focus sull'edizione online del "Corriere della Sera": "Gabrielli viene però dalla vera grande industria. Lui e due suoi fratelli controllano pariteticamente la holding di famiglia Sofida, un gigante da 1,7 miliardi di fatturato consolidato e 112 milioni di utile nel 2022 con 1.400 dipendenti e numerosi stabilimenti nel nord-est che distribuiscono circa 1,2 milioni di tonnellate d’acciaio ogni anno..."
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Palermo senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Mediagol per scoprire tutte le news di giornata sui rosanero in campionato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA