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conferenza stampa

Corini: “C’è voglia di vincere, può succedere di tutto. Critiche? Rispondo così”

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Le parole live in conferenza stampa del tecnico del Palermo Eugenio Corini

Manca sempre meno a Palermo-Benevento, sfida valida per la trentaquattresima giornata del campionato di Serie B in programma domani pomeriggio allo stadio "Renzo Barbera". Ultima spiaggia per conquistare un posto ai prossimi playoff per i rosanero, dopo l'amaro ko rimediato in casa del Venezia. Un impegno presentato alla vigilia dal tecnico Eugenio Corini, intervenuto nella consueta conferenza stampa pre gara. 

"In queste cinque partite può succedere di tutto, la capacità è quella di capire che l'obiettivo è quotidiano. Se mi sono speso dicendo sogno playoff volevo accompagnare la squadra a capire cosa volesse dire reggere certe pressioni a Palermo. Bisogna guardare le prestazioni, se questa squadra non facesse quanto richiesto sarei il primo a dire che potrebbe esserci qualcosa che non va. E' fondamentale approcciare la partita in una certa maniera, abbiamo voglia di vincere domani per provare a spingerci ancora più in là nelle ultime partite del campionato. Venezia? Partita fatta bene, eravamo in controllo. Abbiamo subito il pareggio ma abbiamo continuato a giocare. A inizio secondo tempo potevamo fare noi il due a uno. Hanno fatto gol loro su calcio di rigore e dopo un'occasione di Brunori non abbiamo lavorato bene in marcatura preventiva e abbiamo subito il gol del tre a uno. Nonostante le difficoltà e il valore dell'avversario la squadra ha creato i presupposti per rimontare la partita.Questa squadra non molla mai. Rispetto alle critiche... faccio un mestiere che è sempre criticabile. Fare questo lavoro qua per me ha un grande significato. Devo accettare le critiche, questa per me è una grande occasione. Far questo mestiere vuol dire reggere qualche critica, mi fido del sostegno della società. A volte il discorso dal punto di vista esterno lo devi accettare, c'è sempre il campo che deve dare risposte. Modulo? Questa mattina ho fatto capire ai ragazzi quanto il Milan si sia sacrificato contro il Napoli. Quando gli altri hanno la palla bisogna consolidare il nostro atteggiamento. Le partite per andare a sviluppare qualcosa di diverso erano poche, sulla mia visione complessiva dovevo trovare un'alternativa a Valente e per questo ho provato Segre e Masciangelo al posto di provare a cambiare modulo. Fa parte dell'essere allenatore tutto questo, il tifoso a volte vorrebbe vedere tutti i giocatori in campo con caratteristiche offensive ma necessariamente vanno schierati anche giocatori che sanno difendere bene quando gli altri hanno la palla"

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