Partita doppia, più che mai aperta. Il futuro del Palermo si gioca su due tavoli e Dario Mirri vive ore di accurata e profonda riflessione al fine di compiere la scelta più oculata e lungimirante per rilanciare ambizioni tecniche e dimensione economica del club di Viale del Fante.
CESSIONE PALERMO CALCIO
Cessione Palermo, Mirri tra City Group e Pallotta: si decide futuro club, Baldini…
L'impresa calcistica compiuta dalla compagine rosanero, capace di scalare vertiginosamente la classifica nella seconda parte della regular season, sbaragliando di netto la concorrenza nei playoff, porta la firma tangibile di Silvio Baldini. Uomo e tecnico capace di conferire identità tattica,, impianto di gioco efficace e propositivo, anima fervida e mentalità vincente ad una squadra che è riuscita a conquistarsi con inconfutabile merito la promozione in Serie B. Un gruppo di calciatori magistralmente plasmato, sul piano tecnico, psicologico e motivazionale, dall'allenatore di Massa, una compagine che ha fatto della coesione e dell'unità di intenti le sue prerogative principali alla base di una stagione esaltante.
Binomio perfetto quello formato da staff tecnico e area dirigenziale, con Renzo Castagnini e Rinaldo Sagramola che hanno coadiuvato e sostenuto il lavoro del coach toscano sotto ogni punto di vista.
Metabolizzata la gioia. è tempo di proiettarsi al futuro. In primis ina ambito societario. Due diligence, sopralluoghi in città, confronti interlocutori e negoziali con Dario Mirri, una presenza significativa allo stadio Renzo Barbera nella fase topica dei playoff, la definizione formale della cessione del pacchetto di maggioranza del Palermo Fc alla prestigiosa Holding finanziaria, City Football Group, che fa capo allo sceicco Mansour, pareva essere ormai imminente. Giovanni Gardini polo di riferimento manageriale in ambito amministrativo del nuovo corso nell'orbita citizens, con un profilo dirigenziale di matrice tecnica a curare l'area sportiva, con ogni probabilità l'ex Padova e Spal, Giorgio Zamuner.
Intesa verbale di massima raggiunta e qualche parametro da tarare tra le parti alla luce anche della promozione in Serie B ottenuta dalla formazione rosanero. L'ennesima dimostrazione dello straordinario bacino d'utenza calcistico e dell'infinito patrimonio di passione da parte della tifoseria siciliana nel corso di questi playoff ha destato grande attenzione sul piano mediatico su scala internazionale e rinverdito le velleità di altri potenziali investitori disposti a rilevare la società di Viale del Fante. Su tutti James Pallotta, facoltoso imprenditore e business-man statunitense già al vertice della Roma dal 2012 al 2020. Già azionista di minoranza della Boston Basketball partners, società proprietaria dei Boston Celtics vincitori del titolo NBA nel 2008, Pallotta, in seguito ad interlocuzione con Franco Baldini ed attraverso informale mediazione dello stesso, avrebbe esplorato con decisione i margini per inserirsi in extremis nella corsa all'acquisto del club di Dario Mirri. Una lettera di intenti con annessa formalizzazione di proposta per rilevare il Palermo dall'imprenditore pubblicitario siciliano che ne ha segnato rinascita e scalata dal ginepraio del dilettantismo alla serie cadetta in tre anni.
Un tentativo di sorpasso fulmineo e perentorio, quando la trattativa tra il presidente rosanero e il City Football Group è già molto ben avviata, ma non ancora chiusa e certificata del tutto. Mossa che potrebbe clamorosamente riaprire i giochi, e rimodulando fisiologicamente i termini dell'operazione in sede negoziale, generando un pizzico di pathos ed incertezza su quello che sarà a tutti gli effetti un nuovo corso ed una svolta per la storia del Palermo, proiettato comunque verso un salto di qualità in ambito finanziario e progettuale qualsiasi sia l'acquirente che finirà per prevalere.
Rebus societario che si interseca a doppia mandata con il futuro dell'attuale comparto manageriale e tecnico. Un blocco monolitico, formato da Castagnini,Baldini e Sagramola le cui conoscenze e sinergie hanno prodotto un risultato prestigioso e fondamentale per il presente ed il futuro del Palermo. L'uscita franca, accorata e senza filtri del tecnico toscano (Resto solo insieme alle persone di cui mi fido, viceversa sono pronto a trattare la risoluzione del contratto...) traccia un quadro piuttosto chiaro in merito alla situazione attuale. Una presa di posizione figlia della stima e della gratitudine dell'allenatore di Massa che pone l'accento su qualità del lavoro e meriti di direttore sportivo e amministratore delegato, rimarcandone l'imprescindibilità al fine di proseguire ed ottimizzare il progetto tecnico anche in categoria superiore. Visione condivisa pubblicamente anche da Sandro Stemperini, agente del giocatore più prolifico e tecnicamente rappresentativo dell'attuale organico, Matteo Brunori, che il Palermo punta ad acquistare a titolo definitivo dalla Juventus per farne il punto di riferimento del reparto offensivo nelle prossime stagioni. Fattori che possono diventare criteri e motivo di riflessione e punti di domanda per Dario Mirri e le due potenziali realtà acquirenti. Scegliere la strada della continuità, sull'onda di risultati, armonia dei profili professionali attuali ed entusiasmo della piazza, confermando asset tecnico e dirigenziale odierno? Optare per l'insediamento di nuovo allenatore e diverso management per cominciare propria avventura in Sicilia? Quesiti topici che dovranno trovare celere e risoluta risposta nei prossimi giorni, quanto mai decisivi per delineare proprietà e nuovo corso della società rosanero...
Seguiranno aggiornamenti...
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