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Catania-Palermo, accadde all’andata: al ‘Barbera’ finì 1-1. Il racconto del match

Catania-Palermo, accadde all’andata: al ‘Barbera’ finì 1-1. Il racconto del match

Il racconto del match andato in scena lo scorso 9 novembre al "Renzo Barbera"

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Uno a uno. È questo il risultato finale maturato al termine della gara disputata lo scorso 9 novembre allo Stadio “Renzo Barbera“.

Stavolta sarà Catania-Palermo: un match di fondamentale importanza per i rosanero, in cui ci si aspetti prevalgano orgoglio, carattere, determinazione, coraggio e senso di appartenenza, aldilà di ogni difficoltà. Stesse ambizioni alla vigilia dell'inizio del campionato ma risultati diversi, con i rosa che hanno raccolto soltanto tre punti nelle ultime tre uscite stagionali.

Un Palermo lodevole, quello visto nel match d'andata, che con intensità, coesione e spirito di gruppo, ha strappato al Catania un pari dal valore inestimabile, considerate le diverse assenze figlie dell’emergenza Covid-19. Da vittima sacrificale sull'altare di un discutibile regolamento, la compagine rosanero si è letteralmente superata sul rettangolo verde sfoderando una performance gagliarda, vorace ed encomiabile sotto l'aspetto agonistico e caratteriale. L'avvio è stato prudente, ritmi non troppo esasperati nel silenzio assordante del "Barbera”. Poi, qualche minuto più tardi, sugli sviluppi di un corner, i padroni di casa hanno trovato il premio alla propria intraprendenza: Marconi corregge di testa la traiettoria, Saraniti batte di prima intenzione e Kanoute punisce Martinez, non certo irreprensibile in presa bassa. Il Catania non punge e Pelagotti trascorre una prima frazione piuttosto serena.

Nel secondo tempo, il Catania, come da copione, si è presentato in campo più propositivo, alla ricerca del pareggio. Ed il Palermo in attenta ed accorta gestione del risultato. La compagine di Boscaglia - esonerato lo scorso sabato - ha serrato i ranghi, ma al minuto 81 gli ospiti hanno trovato il pari tra le proteste dei rosanero: Marconi svetta su un cross ma il suo colpo di testa trova forse il braccio di Pecorino, sul rimpallo lo stesso attaccante di Raffaele batte Pelagotti e firma la rete che ha riequilibrato le sorti del match. I rosa hanno reagito con cuore ed orgoglio riuscendo a reggere l'urto fino all'ultimo respiro. Il Palermo, dunque, ridotto all'osso e preso in contropiede dalla ripartenza fulminea del Coronavirus, non solo è rimasto graniticamente in piedi ma ha tenuto in scacco i rossazzurri per un'ora di partita, ne ha gestito la reazione con equilibrio, compattezza e grande spirito di sacrificio.

Adesso, numeri alla mano, per il Palermo - reduce dalla deludente sconfitta contro la Viterbese - è obbligatorio provare a rimettersi in carreggiata conquistando punti preziosi. La gara in programma sabato allo Stadio “Angelo Massimino” costituisce un ennesimo snodo cruciale della stagione non solo in termini di classifica, ma anche e soprattutto sul piano morale. E vedrà l'esordio sulla panchina di Giacomo Filippi.

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