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Castagnini: “Fatica in trasferta? Spiego perché. Lucca come Vlahovic, sull’Italia…”

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Le dichiarazioni del direttore sportivo del Palermo Renzo Castagnini, il quale si è soffermato sulla sconfitta di Foggia, su Lucca e sull'Italia

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Il direttore sportivo del Palermo F.C. Renzo Castaginini è stato intervistato ai microfoni di TMW Radio, trattando temi inerenti non solo ai colori rosanero ma anche al panorama sportivo italiano: "Il4-1 del Foggia? Ho ancora le ferite, sto sanguinando dalla partita di martedì. È stata strana: loro hanno sfruttato le occasioni da gol, noi no. Crediamo di poter migliorare la classifica, rimbocchiamoci le maniche e andiamo avanti. Silvio Baldini a mio modo di vedere è un grande allenatore, uno dei migliori in Italia. Il Palermo ha un allenatore top. C'è da rimboccarsi le maniche e lavorare. Se questo è il campionato del Bari? Noi ci abbiamo pareggiato ma bisogna prenderne atto e fargli i complimenti. Il livello secondo me si è alzato molto e l’arma principale delle squadre è l’aggressività. Per questo in trasferta fatichiamo: col Palermo è sempre la partita dell’anno e ti aggrediscono".

Capitolo Lucca -"Ultimamente fa fatica a segnare? Conoscendolo, so che il giocatore è forte di testa. Convinto e umile, si allena bene. A Pisa era partito bene e si è fermato più che altro per acciacchi fisici, ho avuto modo di sentirlo. Uno alto due metri ha più facilità nel perdere la condizione. Come giudico il trasferimento di Vlahovic alla Juventus? Un po’ come successo a noi con Lucca, volevamo tenerlo ma il giocatore spingeva per andare via. Quando è così credo sia giusto lasciarli partire, anche se perdere un grande campione come Vlahovic non fa mai piacere. Chi vince lo scudetto? Vedo l'Inter come più solida”.

Su Italia-Macedonia - "Sono sicuro che Palermo darà una grande mano alla Nazionale, la passione che c'è in questa città si farà sentire. C'è sensibilità per questi avvenimenti, sono sicuro che in quella partita faremo bene. Al di là di chi manca, quando hai le motivazioni giuste e stai bene fisicamente, tutti possono fare la differenza. Sono molto fiducioso. Col Portogallo? Una partita alla volta, però. Così si gioca: la più importante è la prossima".

Un ricordo su Zamparini -"Personalmente non lo conoscevo, ma quando entro nel museo del Palermo fatto dal presidente Mirri, e ci sono le sagome dei giocatori che ha portato lui... Ci si potrebbe fare una Nazionale fortissima. Ha fatto un calcio straordinario".

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