di Leandro Ficarra
FOCUS CALCIOMERCATO
Calciomercato Palermo: tagli, big e prospettiva, Rinaudo firma sessione di livello
Acume strategico e raziocinio, perseveranza e visione. Sessione di mercato lineare e brillante. Lucidità, autorevolezza, lungimiranza.
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Palermo che centra la quasi totalità degli obiettivi prefissati. Innesti oculati e di livello. Mix eterogeneo e ben dosato. Profili top per la categoria, in grado di elevare cifra tecnica e personalità della squadra. Puntelli funzionali al progetto tecnico nell'immediato, tasselli da incastonare al posto giusto per compattare e completare il mosaico. Germogli di talento potenziale, pronti ad attecchire, auspicabilmente a sbocciare, sul manto erboso del "Barbera".
Il processo, chirurgico e certosino, di sfoltimento della rosa. Impresa ad altissimo coefficiente di difficoltà. Prologo di inestimabile valore, fase focale e propedeutica dell'intera campagna trasferimenti rosanero. Smaltire i tesserati in esubero, palesemente in fondo alle gerarchie di Corini, costituiva un esercizio complesso. Buoni calciatori impelagati in una dimensione professionale ibrida, in un momento storico particolare della propria carriera. Ragioni anagrafiche, tecnico-tattiche, di mera opportunità o più pragmaticamente d'ingaggio. Elementi con scarso appeal sul mercato in Serie B e parametri economici proibitivi, o quasi, per gli standard di Lega Pro. Bravo Rinaudo, con elasticità, risolutezza e doti negoziali, a trovare una soluzione spendibile per la maggioranza dei giocatori in uscita. Dando un nuovo respiro e diversa prospettiva al percorso calcistico di ognuno di loro, liberando contestualmente slot da destinare alle operazioni in entrata.
Focalizzare ed elaborare i riscontri emersi dal rettangolo verde. Criticità, limiti strutturali, aspetti perfettibili. Linee guida e strategia alla base del mercato invernale del Palermo sono figlie di un confronto minuzioso e costruttivo tra management, area tecnica e proprietà. Percorso organico e condiviso tra i vari comparti del club targato City Football Group. Idee chiare, priorità definite. Rispondere sollecitamente alle esigenze del presente. Ampliare ed esplorare la prospettiva. Captando, con intuito e solerzia, segnali ammiccanti dal pianeta futuro.
Corini è sempre stato piuttosto esplicativo sul tema. Elevare tasso qualitativo, livello e gamma di opzioni, grado di competitività in seno alla rosa. Sanare le crepe in zone del campo spoglie di specialisti del ruolo. Ridurre il novero dei calciatori di movimento, cedendo gli elementi fuori dai radar per scelta tecnica.
Alla luce dei fatti, missione compiuta. Valerio Verre e Gennaro Tutino rappresentano i veri fiori all'occhiello della sessione.
Plus di rimarchevole lignaggio, per background, caratura tecnica ed esperienza. Big per la categoria inconfutabilmente in grado di spostare gli equilibri. Infusione di qualità e personalità che alza decisamente il livello complessivo della squadra. La tegola Stulac, unitamente alla sosta ai box di Gomes, ha reso prioritario un innesto di spessore in zona nevralgica. Rinaudo, denotando pazienza, diplomazia e fermezza, ha chiuso con la Sampdoria una trattativa articolata, per certi estenuante. Calando un asso al tavolo di Corini. Playmaker, mezzala d'inserimento, trequartista. Verre è un centrocampista eclettico e strutturato. Levatura da massima serie, come dimostra la parabola professionale del calciatore scuola Roma.
Tutino è il jolly offensivo di manovra che mancava al reparto avanzato. Seconda punta perfettamente complementare per attitudini a Brunori, in grado di agire da aculeo di un tridente o muoversi da elastico tra le linee. Esplosivo e dotato di sopraffina tecnica individuale, abile nel saltare l'uomo e creare superiorità numerica, intelligenza calcistica e naturale propensione a legare il gioco, partecipando attivamente allo sviluppo delle trame offensive. Buone doti da finalizzatore, ricercatezza e qualità in sede di rifinitura. Valore aggiunto preziosissimo per Corini.
Tormentata la ricerca dell'esterno mancino. Il sorpasso del Cagliari per il cartellino di Azzi, beffardo e ad un'inezia dal traguardo, rientra nel novero degli imprevisti propri ad ogni finestra di mercato. Volubilità, tempistiche, ragioni economiche e contingenze di ogni sorta, formula e dettagli del trasferimento. Fattori decisivi e spesso labili. Basta un secondo per ribaltare totalmente fronte e scenari. Incassato il colpo, il management rosa non si è scomposto. Rinaudo ha alimentato e approfondito le valide opzioni alternative. Piste da esplorare, tenere calde e vive.. Sentieri da imboccare prontamente all'occorrenza. Per eludere ostacoli e scongiurare inciampi, giungendo comunque saldi a destinazione.
L'affare Martella, definito in ogni dettaglio con Ternana ed entourage del ragazzo, sfuma per volere del patron umbro Bandecchi.
L'alternativa Masciangelo, per trascorsi e performance in categoria, è affidabile e fornisce buone garanzie. L'attuale rendimento di Sala è più che confortante. Linfa di gioventù e talento a rinverdire la corsia mancina: il laterale classe 2000, Giuseppe Aurelio, costituisce un prospetto molto interessante. Coraggio e tempestività, Palermo che gioca d'anticipo sulla qualificata concorrenza e investe senza remore sul cartellino del giovane esterno scuola Sassuolo. Le operazioni Orihuela e Graves, oltre ad implementare il roster difensivo della compagine di Corini, attestano metodo, capillarità e respiro internazionale dell'area scouting del City FootballGroup. Pedine futuribili di un retroguardia che può contare sullo zoccolo duro, Nedelcearu, Marconi, Mateju, con Bettella che scalpita e Buttaro prossimo al rientro.
Centrocampo che, specie con l'arrivo di Verre, si conferma reparto top per statura e varietà di interpreti. Damiani, Segre, Broh, Gomes e Saric, con rispettive peculiarità e attitudini, garantiscono sostanza, qualità e plurime soluzioni tattiche a Corini. Tutino accresce statura complessiva e diversifica le tracce della proposta offensiva. Brunori è punta di diamante, bomber e certezza. Toccherà a Soleri e Vido, in presenza di minutaggio ed opportunità, dimostrare di poter fornire un contributo, prestazionale e realizzativo, rilevante nel prosieguo della stagione. Lancini, perennemente sull'uscio, è rimasto nel limbo. Tanti sondaggi, nessuna trattativa concreta per far cambiare destinazione e percorso calcistico all'ex Brescia.
Bilancio più che positivo alla chiusura delle liste. Operato brillante e gestione lodevole da parte del direttore sportivo del Palermo FC, Leandro Rinaudo. Sobrietà, umiltà, competenza e concretezza. Gestione fluida e ponderata, mosse mirate ed essenziali, condotta arguta e paziente. La capacità di schiudersi un ampio ventaglio di soluzioni alternative, tempi e modalità di reazione apprezzabili al cospetto di imprevisti fisiologici e relative difficoltà. La supervisione e il supporto, prezioso e qualificato, di un top manager come Riccardo Bigon, nuovo polo di riferimento dell'area tecnica e manageriale della holding. La piena paternità di scelte dirimenti, concertate e condivise con staff tecnico e dirigenziale, in piena conformità con filosofia concettuale ed operativa del City Football Group. La parola passa al campo. Palermo che ha in dote tutti i requisiti per centrare di slancio il consolidamento della categoria, coltivando la legittima e ragionevole ambizione di insinuarsi in zona playoff.
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