di Leandro Ficarra


Calciomercato Palermo
Calciomercato Palermo, stand by Pohjanpalo: stallo Venezia e nodo clausola. Le ultime
Sondaggio, interlocuzione, fitta negoziazione. Contesa psicologica che si dipana oscillando tra acume, nervi, strategia.
Domanda ed offerta separate da una forbice, che amplia e serra le sue lame. Accelerazioni, frenate, stand-by estenuanti che possono preludere al lieto fine o far saltare il banco. Trattative di mercato che divengono sovente piccole saghe romanzesche, intrigati giochi di ruolo. L'ultimo chilometro, prima del traguardo o del sorprendente dietrofront. Sempre il più tortuoso.
Palermo e Venezia immerse nel più classico braccio di ferro, ognuna impegnata a recitare al meglio la propria parte.
Lagunari che vogliono massimizzare il riverbero economico di una cessione dolorosa, ma probabilmente, necessaria in questo momento storico, del proprio bomber principe. Club rosanero che vuole fortissimamente definire l'acquisizione di un big del reparto avanzato in grado di cambiare volto e statura del reparto avanzato del Palermo di Dionisi. Oggetto del desiderio l'attaccante finlandese Joel Pohjanpalo, capocannoniere dello scorso torneo cadetto, classe 1994, già sei reti in massima divisione quest'anno, ritenuto plus imprescindibile per covare sogni di gloria in chiave presente e futura.
Breve sunto delle puntate precedenti: offerta interlocutoria e solerte rilancio al cospetto della reazione tiepida della dirigenza veneziana. Intense interlocuzioni tra i rispettivi ds, Carlo Osti e Filippo Antonelli, guidati dalla voglia congiunta di entrambe le società di trovare il punto di convergenza e chiudere l'affare. Palermo che si spinge fino quasi ai quattro milioni richiesti inizialmente dai lagunari: circa tre milioni di parte fissa più una serie di bonus legati ad obiettivi collettivi ( playoff ed eventuale promozione in A) ed individuali ( assist e gol nella parte restante di stagione dell'ex Bayer Leverkusen).
L'accordo trovato con l'entourage del calciatore, sul piatto un lauto quadriennale ( o triennale con opzione per una stagione ulteriore) sulla base di un ingaggio da circa 1,3 netti milioni annuali a scaglioni progressivi fino a sfiorare 1,8 in caso di Serie A. Bonus esclusi. Alzando l'asticella anche rispetto all'attuale compenso percepito dal finlandese in laguna, al quale il Venezia ha rinnovato il contratto lo scorso settembre fino al 2027 usufruendo dell'agevolazione fiscale normata dal Decreto Crescita.
L'insofferenza ed il malessere che crescono tra i tifosi arancioneroverdi di fronte alla prospettiva di dover salutare il proprio idolo e uomo simbolo, mattatore della meritata promozione in massima serie della scorsa annata. Attesa ed entusiasmo straripano nel cuore dei supporter rosanero, desiderosi di accogliere un goleador che può ridare linfa e colore alle ambizioni di vertice già nell'attuale campionato cadetto. Forbice che appariva prossima ad essere colmata, trasferimento a titolo definitivo per una cifra vicina ai quattro milioni bonus compresi. Al posto della fumata bianca, nelle ultime ore arrivata una lieve frenata. Rallenta e cristallizza il corso di un'operazione che pareva viaggiare spedita. Nulla che possa pregiudicare l'affare. Questione di tempi ed incastri. Gioco delle parti.
Da un lato la ricerca dell'erede di Pohjanpalo per lenire l'amarezza della piazza e dare una soluzione tecnica di pari rilievo a Di Francesco. Dall'altro l'imminente derby contro il Verona, in programma il prossimo 27 gennaio, da preparare al meglio per giocarsi le residue chances di salvezza. Andrea Belotti, in uscita dal Como, sembra essere obiettivo numero uno del club di Nederauer, ma ingaggio dell'ex Torino e costi complessivi dell'operazione non hanno, ad oggi, consentito di trovare una quadra.
Sull'ex Milan Andrè Silva, altro profilo monitorato dai lagunari, c'è forte proprio il club di Cairo. Si segue la pista Shomurodov della Roma. Col trascorrere del tempo la posizione del Venezia sembra essersi un po' irrigidita e adesso, secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Mediagol.it, spunta di nuovo la famosa clausola rescissoria di sei milioni la cui presenza o meno sul contratto del finlandese sta divenendo un piccolo mistero. Palermoleggermente infastidito, ma paziente fortemente determinato a chiudere l'operazione, che al momento non si discosta dai quasi quattro milioni, bonus compresi, per l'intero cartellino del bomber. Classe 1994 ovviamente legato profondamente a club ed ambiente veneziano, ma lusingato al contempo dalla destinazione Palermo, gradita per storia, blasone calcistico e passione della piazza siciliana. Frangente di impasse e reciproca riflessione, piccole beghe fisiologiche nella fase topica di un affare dalla notevole rilevanza strategica ed economica, su entrambi i fronti.
Il derby salvezza veneto di lunedì prossimo potrebbe essere un checkpoint significativo. Ognuno tira la corda dalla propria parte, ma la sensazione è che un punto d'incontro tra i due club possa trovarsi a metà strada. Propedeutico potrebbe rivelarsi in tal senso, l'interesse del Palermo per il duttile e performante esterno destro, Antonio Candela, classe 2000, profilo gradito a Dionisi. L'iniziale ipotesi di uno scambio di prestiti con Diakitè sembra scemare, l'area tecnica veneziana non reputa l'ex Ternana, per caratteristiche tecnico tattiche, il profilo ideale per le esigenze attuali di Di Francesco. Palermo che potrebbe comunque definire l'affare a prescindere, con l'operazione che potrebbe anche fungere da chiave per accorciare le residue distanze in ottica Pohjanpalo. Club targato CFG che continua a lavorare con dedizione e fiducia, in attesa che si sblocchi l'impasse ed al fine di scongiurare potenziali inserimenti di terzi incomodi. Venezia che, al momento, temporeggia in attesa di centrare un nuovo obiettivo in attacco e tiene formalmente il punto. Fase di stallo, ma trattativa viva, indirizzata e aperta più che mai. Attese novità nelle prossime ore. Il Palermo resta vicino al traguardo e non molla Joel Pohjanpalo.
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