Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

calciomercato palermo

Palermo, restyling in difesa: così la retroguardia dopo il calciomercato invernale

Palermo
Il nuovo reparto difensivo rosanero, così come si presenta al termine del mercato

⚽️

Di Sergio Tomaselli

Si è conclusa la sessione di calciomercato invernale dopo un intenso mese di contatti e trattative. La dirigenza rosanero, guidata dal binomio formato da Leandro Rinaudo e Luciano Zavagno, con la supervisione del nuovo polo manageriale dell'area tecnica del City Football Group, Riccardo Bigon,  ha svolto un apprezzabile lavoro in entrata e uscita. Il reparto in cui il club rosanero è maggiormente intervenuto è sicuramente quello difensivo, con diversi esuberi piazzati già dalle prime settimane di mercato, oltre a ben quattro nuovi innesti messi a disposizione del tecnico Eugenio Corini.

Ben sei i difensori che hanno lasciato Palermo nel corso del mese di gennaio, per differenti motivazioni con un unico comune denominatore: l'esiguo minutaggio. Corini ha coniato strada facendo il suo progetto tecnico nel corso del campionato, diversi calciatori rosanero sono stati fin da subito indietro nelle gerarchie del Genio. Prescindendo dal fattore modulo, il tecnico ex Chievo ha affidato le chiavi della retroguardia rosanero a Ionut Nedelcearu, Ales Mateju e Ivan Marconi. In particolare, i primi due calciatori insieme a capitan Brunori sono quelli che hanno accumulato più presenze finora. Ventuno presenze per il romeno, diciotto per l'ex Brescia, titolarissimi di Corini sia nella difesa a quattro sia nella retroguardia disposta a tre.

Le prestazioni convincenti e la solidità difensiva, in particolare nella seconda parte del girone di andata, hanno dato ragione alle scelte di Eugenio Corini. Diretta conseguenza è stato lo scarso utilizzo di diversi calciatori, quasi tutti appartenenti alla "vecchia guardia", che a gennaio hanno scelto di accasarsi altrove. Si tratta di Roberto Crivello, jolly difensivo presente in rosa già dalla Serie D, così come Manuel Peretti e Masimiliano Doda, approdati rispettivamente a Padova, Recanatese e Imolese. Discorso a parte merita Andrea Accardi, che, come l' esterno albanese, non ha raccolto nemmeno un minuto in stagione, ma in questo caso a prevalere è stata la componente infortuni. L'ex capitano rosanero ha infatti trascorso buona parte della stagione in infermeria, tormentato da seri problemi muscolari. Acquistati nel mercato estivo ma successivamente relegati in panchina, anche Mladen Devetak ed Edoardo Pierozzi hanno scelto di cambiare aria per trovare continuità di impiego. Il primo ha accettato di scendere di categoria, trovando l'accordo con la Viterbese in Serie C, l'ex Fiorentina è tornato in viola per poi accasarsi al Como.

Importante "scoperta" della seconda parte del girone di andata è stato Marco Sala, che ha collezionato 15 presenze e ritrovato continuità dopo l'infortunio di inizio stagione. L'esterno sinistro ex Sassuolo è stato l'uomo chiave del 3-5-2 di Eugenio Corini, sfornando prestazioni su prestazioni che hanno, tra le altre cose, convinto il tecnico rosanero a confermare il modulo sopracitato. L'esplosione di Sala, oltre alla compattezza trovata con gli interpreti primari, ha chiuso temporaneamente le porte della titolarità ad Alessio Buttaro, a lungo tormentato da un problema alla caviglia. Edoardo Lancini infine, ultimo rimasto dei calciatori presenti fin dalla ripartenza del club dai dilettanti, alla fine della fiera è rimasto in rosanero, con pochissime chance di sovvertire le gerarchie. Anche per lui solamente una manciata di minuti finora. Nel limbo, nonostante l'indubbio potenziale e complice qualche problema fisico, Davide Bettella, che completa la rosa dei centrali di ruolo, 14 presenze in stagione di cui 7 da titolare.

A ogni reazione ne corrisponde una uguale e contraria. Le leggi della fisica valgono inevitabilmente per ogni ambito della nostra realtà. Una volta liberati gli slot necessari, la dirigenza rosanero si adoperata per rimpolpare la rosa di Corini, rimasta orfana di ben sei calciatori nel reparto difensivo. Acquisti di spessore per la categoria, un mix di giovani ed esperti pronti a battagliare con i titolari per conquistare minutaggio e fiducia.

Primo in ordine cronologico è stato Renzo Orihuela, che ha già esordito nel finale del match contro l'Ascoli. Difensore centrale, adattabile anche nel ruolo di laterale destro, proveniente dal Montevideo City. L'uruguaiano classe 2001 dovrà ancora adattarsi al meglio al calcio italiano e agli schemi di Corini, vederlo dal primo minuto potrebbe richiedere ancora alcune settimane. Ad arricchire la batteria dei centrali è arrivato anche il roccioso danese Simon Gravès. Così come Orihuela, anche l'ex Randers può indistintamente occupare il ruolo di centrale o braccetto di destra, ottimo innesto per la difesa a tre ormai marchio di fabbrica dei rosa di Corini.

Volti nuovi anche sugli esterni, ruolo nevralgico di un modulo come quello adottato da Corini che esalta la qualità di chi agisce sulle fasce. Acquisti last minute, ufficializzati proprio negli ultimi minuti di calciomercato. Dal Benevento è arrivato l'esperto Edoardo Masciangelo, laterale mancino con alle spalle 83 presenze in Serie B tra i giallorossi e il Pescara. Scommessa e investimento per il futuro è invece Giuseppe Aurelio, promettente esterno sinistro, classe 2000, che arriva a titolo definito dal Pontedera, dopo essere cresciuto nelle giovanili di un florido vivaio come quello del Sassuolo.

L'organico a disposizione di Corini si è certamente arricchito a livello tecnico in questa sessione ormai terminata di calciomercato. Il momento positivo del Palermo, ben otto risultati utili consecutivi ed insediamento alle soglie della zona playoff, è la chiave per consentire ai nuovi arrivati di integrarsi al meglio, in un reparto delicato come quello difensivo in cui sinergia, intesa e la compattezza sono componenti  fondamentali.

 

tutte le notizie di