"Ho lavorato sodo, ma questo non basta. Nel percorso di un giocatore ci sono annate che lavori di più e magari raccogli meno. Questa volta tutto ha funzionato alla perfezione e la promozione è stata il culmine di tutto". Così Matteo Brunori, intervistato ai microfoni de "La Repubblica". Diversi i temi trattati dal capitano del Palermo, che ha tracciato un bilancio personale dell'anno che si è appena concluso. Nel 2022, infatti, il bomber italo-brasiliano ha segnato 34 gol, conquistando di recente anche la chiamata del commissario tecnico della Nazionale italiana, Roberto Mancini, per lo stage azzurro.
LE DICHIARAZIONI
Brunori: “Vi racconto il mio magico 2022. Futuro? Vedo solo il Palermo”
"All’inizio non me lo aspettavo, lo sognavo soltanto. Poi, man mano che passava il tempo, vedevo il traguardo sempre più vicino e ho iniziato a volare sulle ali dell’entusiasmo. Il calore di Palermo ha contribuito tantissimo a fare in modo che quello che inizialmente sognavo alla fine è diventato realtà. È stato tutto fantastico, un percorso bellissimo a coronamento di un’annata straordinaria per me, ma anche per tutto il Palermo. Per i tifosi, i miei compagni e per la società", le sue parole.
IL BILANCIO - "Se c’è un momento nel quale si potrebbe condensare questo mio spettacolare 2022? Mi vengono in mente i giorni che hanno preceduto la finale dei play-off contro il Padova. Mi sono sposato il 10 giugno e due giorni dopo è arrivata la promozione in serie B. Quindi metto insieme matrimonio e finale come i due eventi più importanti della mia annata. Non esiste un’età specifica per esplodere. C’è chi lo fa a 22 anni e chi a 30 come, ad esempio, Caputo. Lo stesso Toni è maturato tardi e ha dato il meglio quando è arrivato al Palermo. Francamente sono contento di avere avuto questo exploit e poco importa se poteva arrivare 3 o 4 anni fa. Anzi, sono felice di averlo avuto nel Palermo".
FUTURO - "Se questa estate ho mai pensato di lasciare Palermo? No, mai. Sono stato chiaro da subito. Ho parlato con Castagnini che all’epoca era il direttore sportivo e gli ho comunicato la mia scelta. Volevo rimanere a Palermo. Bisognava trovare l’accordo tra le società, ma io non ho mai avuto dubbi su dove volevo giocare. E il futuro dove lo immagino? Anche il mio futuro è a Palermo. Sogno di fare un percorso come quello dell’anno scorso e raggiungere l’obiettivo nel minor tempo possibile. Anche mia moglie è felice. All’inizio andare lontano da Perugia dove viviamo non è stato facile, ma adesso si ambientata e viviamo alla perfezione la nostra quotidianità", ha proseguito.
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