Da alternativa ad elemento determinante dello scacchiere tattico di Eugenio Corini. Jeremie Broh ha conquistato la titolarità nel Palermo targato City Football Group. Rientrato dal prestito al SudTitol, dove la scorsa stagione ha conquistato la promozione in Serie B da protagonista nella formazione altoatesina, il centrocampista classe 1997 vuole giocarsi fino in fondo le sue carte per la causa del club di viale del Fante. Nel corso di una lunga intervista concessa alla redazione di LiveSicilia, l'ex Parma è Sassuolo, si è espresso sull'attualità in casa rosanero.
l'intervista
Broh: “Tutto su City Group e consolidamento in B. Tifosi top, fischi al Barbera…”
"Difficoltà societarie per operare sul mercato dopo il cambio tecnico da Baldini a Corini? "Fin dal suo arrivo abbiamo seguito mister Corini e il suo modo di intendere il calcio. Grazie al lavoro dei direttori Rinaudo e Zavagno, in poche settimane sono arrivati tanti nuovi calciatori che hanno notevolmente alzato il livello della rosa. È naturale che sarebbe servito del tempo per conoscerci in campo e trovare una identità di squadra. Adesso che l’abbiamo trovata dobbiamo continuare a correggere, allenamento dopo allenamento, ogni sbavatura, proprio per evitare passi falsi come quelli di sabato scorso a Cosenza. Obiettivo consolidamento della categoria dichiarazioni di circostanza? No, ma sottolineano la grande serietà della società, la quale lo scorso mese di luglio ha iniziato un ambiziosissimo percorso con il CFG, che ha come obiettivo ultimo la promozione in serie A nel minor tempo possibile: per riuscire a conquistarla il primo step è necessariamente quello di consolidare la categoria, con l’umiltà di una neo promossa e la consapevolezza di essere un gruppo compatto che può togliersi tante soddisfazioni insieme. Quanto hanno fatto male i fischi dei nostri tifosi? I nostri tifosi sono eccezionali, non è una frase fatta. Giocare davanti a più di 20mila tifosi in serie B è un lusso che solo pochi club possono permettersi e anche in trasferta sono talmente numerosi che a volte sembra di giocare al ‘Barbera’. Quando in campo non riusciamo a brillare è giusto che i tifosi manifestino il proprio disappunto, i fischi sono sempre un incentivo per migliorare e non perdere mai la concentrazione, spetta a noi che scendiamo in campo trasformarli in applausi".
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