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EX PALERMO

Boscaglia: “Per giocare a Palermo ci vogliono gli attributi. La società è forte”

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Dalla sua esperienza in rosanero alle prestazioni offerte fin qui dalla squadra di Dionisi: ecco le parole dell'ex tecnico del Palermo.
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"Ti porti un bagaglio di esperienze notevole perché Palermo e Brescia sono due piazze importantissime". Lo ha detto Roberto Boscaglia, intervistato ai microfoni di "PianetaSerieB". Fra i temi trattati dall'ex allenatore fra le altre di Palermo e Brescia anche le prestazioni offerte fin qui dalla squadra di Alessio Dionisi in campionato, reduce dal pareggio ottenuto fra le mura amiche dello Stadio "Renzo Barbera" contro il Cosenza. Ma non solo...

"Il campionato è iniziato abbastanza presto, siamo ancora alle partite di agosto. Non è semplice soprattutto perché hanno giocato con il mercato aperto e non è mai facile per chi deve partire, per chi deve arrivare e per gli allenatori che preparano la partita. Secondo me ha influito questo. Da adesso in poi si fa sul serio. Il Palermo sicuramente non è partito col piede giusto; non è facile perché comunque per giocare a Palermo ci vogliono veramente gli attributi, però la squadra mi sembra abbastanza completa e la società forte. Secondo me anche loro possono uscire fuori presto e comunque veleggiare per quelle che sono le posizioni della classifica a cui ambiscono e sono assolutamente le prime posizioni. I rosanero nascono per cercare di andare in serie A quest’anno assieme ad altre compagini. Io credo che da queste settimane, in particolare dalla prossima, si comincerà a fare sul serio. Hanno cambiato anche guida tecnica e c’è un allenatore ha già vinto la categoria, quindi, sono anche in mani abbastanza tranquille e sicure. Però c’è sempre l’incognita: Palermo è sempre Palermo, serve cercare sempre di dare il massimo di vincere; quando le cose purtroppo non vanno bene è normale che ci siano lamentele mugugni e che non si lavori nel migliore dei modi", ha proseguito Boscaglia.

"A Palermo è stata un'esperienza un po’ diversa perché Palermo ha ambizioni importanti, è una città importantissima, capoluogo della mia Sicilia. Era un momento in cui io stavo comunque facendo bene in B, sono sceso di categoria e le cose non sono andate come volevamo, complice anche il Covid e una partenza abbastanza a rilento; poi la società a marzo ha considerato opportuno esonerarmi e io ho accettato nonostante avessi un altro anno di contratto. L’esperienza di Palermo mi ha lasciato tanto perché comunque c’è una tifoseria fantastica, una città bellissima quindi mi porto dentro un bagaglio di esperienza molto molto importante che è servita, mi serve e mi servirà per il per il proseguo della mia carriera", le sue parole.

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