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PRIMO TEMPO

Benevento-Palermo 0-0: prudenza e noia al Vigorito, rosa accorti e sanniti sterili

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Primo tempo soporifero tra Benevento e Palermo: vincono noia e prudenza

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PRIMO TEMPO -  Gara chiave per il Palermo di Eugenio Corini reduce da due sconfitte consecutive rimediate contro Cosenza e Venezia. Il tecnico rosanero propone alcune interessanti novità nell'undici iniziale, scelte orientante alla rotazione nell'ottica delle tre gare in sette giorni in programma da calendario. L'assetto tattico ricalca più un 3-5-2 che un 4-3-3, con Mateju che funge principalmente da braccetto di destra nel terzetto dei centrali difensivi. Bettella confermato al fianco di Nedelcearu a completare la retroguardia. Chance in zona nevralgica per Damiani con  Segre e Gomes, Sala e Valente esterni alti, Di Mariano  agisce quasi da seconda punta, girando attorno al bomber Brunori. Poker di risultati utili consecutivi per i sanniti guidati da Cannavaro, capaci di vincere sul campo della Spal e rimontare un doppio svantaggio al Granillo con la Reggina. Prima volta da avversario con la squadra della sua città. nonché suo ex club di appartenenza, per l'attaccante palermitano Nino Lagumina. Giallorossi che menano le danze, marcano una sterile supremazia territoriale, provano a fare la partita. Palermo denso, corto e prudenzialmente rannicchiato nella propria metà campo a protezione di Pigliacelli. Il must per gli uomini di Corini nel primo quarto di match sembra chiaro: coesione massimale e distanze infinitesimali tra u reparti, azzerare i concetti di interspazio e profondità per gli avversari, pronti a sfruttare eventuali voragini offerte dai sanniti in contropiede. Succede davvero poco o nulla nelle due aree di rigore, gli estremi difensori non vengono mai sollecitati concretamente, se non per la spicciola ed ordinaria amministrazione.   Damiani conferisce linearità e fosforo in sede di costruzione, pregevole un dai e vai con Sala che sfocia in un'interessante cross dalla sinistra per Brunori, fermato dalla difesa di casa. Gomes protesta troppo per una trattenuta di Acampora piuttosto evidente, non segnalata dal direttore di gara. Il centrocampusta francese rimedia un giallo evitabile. Brivido al minuto quaranta per Pigliacelli, cambio di fronte di Letizia per Farias, scarico al limite per il mancino secco di Acampora che sfiora il palo. Ci prova anche Brunori, pressing vincente e destro dai venticinque metri che esce non di molto. Prima frazione a dir poco opaca, che si chiude in parità.

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