"Palermo dopo Parma è la mia seconda casa. Ho vissuto due stagioni fantastiche che mi hanno formato umanamente e come calciatore. E poi proprio con la maglia del Palermo ho conquistato la Nazionale". Lo ha detto Simone Barone, intervistato ai microfoni di "TuttoMercatoWeb". Diversi i temi trattati dall'ex centrocampista rosanero, in visita nel capoluogo siciliano: dalla sua avventura in quel di Palermo, alle esperienze al fianco di Davide Nicola sulle panchine di Salernitana ed Empoli.
EX PALERMO
Barone: “Legato a Palermo, tifo per i rosa. La città merita la Serie A”
"Qual è stata la salvezza più bella? Sono state belle entrambe. Però questa di Empoli è stata più difficile perché si è alzata la quota salvezza. Abbiamo fatto un inizio strepitoso, poi è stato normale incontrare qualche difficoltà. E le ultime due partite sono state esaltanti, emozionanti. Niang? È un giocatore di una fascia superiore. Si è messo in discussione, è arrivato quando la squadra navigava nelle zone basse e ha avuto la testa di allenarsi e di rendersi partecipe al gruppo da subito. È stato importante sia da titolare che quando è subentrato. E quando è subentrato è stato devastante. Chi è Davide Nicola visto da vicino? Un allenatore molto preparato. Pacato e che sa tirare fuori il meglio da tutti. In tanti lo definiscono un motivatore ma come ha detto lui in un video è assurdo essere motivati. È un allenatore di calcio con il proprio credo. Futuro ad Empoli? In questo momento siamo in vacanza perché gli ultimi quattro mesi sono stati intensi. Il mister aveva un rinnovo automatico in caso di salvezza. Ci saranno luoghi, modi e tempi tra presidente, direttore e mister per pianificare il futuro. Cosa voglio fare da grande? Intanto voglio dare una mano a mister Nicola e a tutto lo staff con cui ho avuto modo di crescere sia umanamente che professionalmente. Sono concentrato su questo".
"Qui ho fatto due stagioni incredibili in Serie A, di cui una con piazzamento in Europa - ha proseguito Barone ai microfoni di PalermoToday -. Poi sono stato convocato per i Mondiali insieme ad altri quattro compagni di squadra (Luca Toni, Cristian Zaccardo, Andrea Barzagli e Fabio Grosso, ndr). Sono legato a Palermo e tifo Palermo, e mi auguro che torni presto in Serie A: lo merita la città, le persone, che hanno un calore e un tifo incredibile. L'augurio è che possa tornare dove merita, cioè in Serie A. Quest'anno avevano una buona squadra e hanno fatto molto bene, conosco il progetto e conosco la proprietà, persone molto serie con le idee chiare e credo che il prossimo anno sarà l'anno del Palermo".
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