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Bari-Palermo 2-2: Floriano e Santana firme d’autore, la banda Filippi va in tilt e si fa riprendere dai pugliesi.

Mediagol8

PRIMO TEMPO - Blasone e tradizione senza tempo, una scia gloriosa e parallela, memoria di antichi fasti.

Bari e Palermo cercando brandelli di sé stesse sul manto erboso del San Nicola. Nobili decadute del panorama calcistico nazionale che annaspano nel purgatorio della Serie C. Regine designate del girone meridionale incapaci di fare la voce grossa.

Un percorso tortuoso, a tratti stentato, non privo di inciampi e ruzzoloni rovinosi. Stagione nettamente al di sotto di ambizioni e aspettative della vigilia. Campionato deludente per entrambe le big, annata controversa e opaca caratterizzatia da genesi, dinamiche e contingenze diverse.

Filippi conia l'ormai consueto 3-4-2-1 per cercare una prestazione di livello ed un risultato di prestigio. Fare bottino pieno al cospetto della compagine pugliese, corazzata dalla notevole cifra tecnica per gli standard della categoria, conferirebbe autostima e slancio in vista del rush finale della stagione.

Pelagotti tra i pali, Accardi, Peretti e Marconi a comporre la linea difensiva, Almici e Valente esterni alti, Luperini e De Rose interni, Kanoute e Floriano tra le linee a sostegno di Rauti terminale centrale del reparto offensivo.

La partita è estremamente godibile e vibrante fin dalle prime battute. Nessuna alchimia tattica esasperatamente conservativa in fase di non possesso, Bari e Palermo se la giocano a viso aperto, mostrando indole propositiva e buona qualità nella circolazione della sfera.  La prima chance è di marca rosanero: Rauti svetta su un corner da destra e chiama Frattali ad una parata ad alto coefficiente di difficoltà.

I pugliesi rispondono da par loro poco dopo: Antenucci attacca alle spalle la linea difensiva alta della formazione ospite su un lancio dalle retrovie, il bomber calcia in modo secco ma scolastico e Pelagotti si oppone con qualche affanno in presa bassa.

De Rose scaglia un destro velenoso dalla distanza e Frattali sventa la minaccia deviando in corner

Il Bari tende ad allungarsi un po' ed i rosanero ripartono in modo armonioso ed incisivo, sfruttando al meglio gli spazi. I giocatori di gamba e propensi alla percussione, Almici e Valente sulle corsie, Floriano e Kanoute sulla trequarti, infieriscono sulla scarsa densità della squadra di Carrera creando una serie di potenziali occasioni da rete. .Proprio da una ripartenza di Floriano, seguita dal velo di Rauti e da una sponda di Luperini, Kanoute trova il tempo dell'inserimento e viene steso in area da Marras. Il calcio di rigore, piuttosto netto, concesso dall'arbitro viene trasformato dall'ex di turno che firma il vantaggio rosa. Di Cesare protesta e si becca il cartellino giallo dall'arbitro, il secondo del match in casa pugliese dopo quello comminato a Candellone.

Il gol ha l'effetto di un ulteriore psicotonico per gli uomini di Filippi: la compagine siciliana copre molto bene il campo, pressa con armonia e sincronismi lodevoli sulla trequarti offensiva, togliendo fiato e metri ai padroni di casa. Accardi spende un fallo tattico e rimedia l'ammonizione. Il Palermo riesce a rubare spesso la sfera in zona calda ed a distendersi con sistematica pericolosità. De Rose e Luperini conquistano con vigoria il possesso in zona nevralgica ed innescano Floriano, sterzata dentro al campo ed assist per Kanoute che calcia da buona posizione ma non centra il bersaglio.

La prima frazione termina con la formazione ospite meritatamente in vantaggio.

 

SECONDO TEMPOFilippi e Carrera operano un cambio per parte nell'intervallo: Marong rileva Marconi, Semenzato subentra a Ciofani. 

Dopo altri tre minuti scocca l'ora di Mario Alberto Santana, Roberto Floriano lascia campo e ribalta al calciatore argentino. Marras si destreggia in slalom, converge nel cuore dell'area e scaglia il mancino in corsa chiamando alla prodezza Pelagotti.

Santana sembra elettrico ed ispirato: il numero undici rosanero crea subito più di un imbarazzo ai giocatori di casa. Surplace e cross sul secondo palo per Almici che ripropone in mezzo con la palla che si perde sul fondo.

La gemma d'autore sul rettangolo verde del San Nicola la depone un artista il cui talento appartiene a ben altre galassie calcistiche: Santana capta la distrazione fatale di Frattali, lo punisce con una stoccata chirurgica dai ventidue metri scagliata dai confini del binario mancino.

Perla balistica d'alta scuola che impreziosisce e vidima il canovaccio rosa al San Nicola.

Carrera cerca la scossa con un triplo cambio: Cianci, D'Ursi e Mercurio prendono il posto di Antenucci, Rolando e Candellone.

Filippi cerca risposte e ulteriori note liete dalla panchina: Lancini ed Odjer rilevano Peretti e De Rose. Rauti getta la spugna per un problema fisico, gli subentra Saraniti.

Quando il Palermo appare in pieno controllo del match, un calo di tensione costa caro agli uomini di Filippi. Poco dopo la mezz'ora, il destro volante di Mercurio, libero di calciare nel cuore dell'area, trova la deviazione fortuita di Lancini e beffa Pelagotti.

Almici  deve arrendersi ad un problema muscolare e il Palermo ha esaurito i cambi: rosanero in dieci per l'ultima porzione di gara.

Il Bari ci crede e si produce in un forcing insistito ed avvolgente alla ricerca del pari. Un cross di Marras dalla trequartti trova la testa di D'Ursi, Pelagotti bravo d'istinto a coprire il suo palo.'

Il Palermo serra i ranghi e stringe i denti, difendendosi basso, con affanno e vigoria, dagli assalti degli uomini di Carrera. I pugliesi sfiorano il pareggio al minuto ottantanove: cross radente e velenoso di D'Ursi che taglia tutta l'area ospite, Marras in spaccata non ci arriva per un soffio.

Preludio infausto per la banda Filippi dell'azione che riequilibrerà le sorti dell'incontro: il cross di Marras trova l'imperiosa incornata del liberissimo Perrotta che scaccia la paura per i padroni di casa. I quattro minuti di recupero scorrono senza troppi sussulti. Il Palermo mastica amaro, il Bari evita la sconfitta ma non cambia marcia in vista dei playoff.

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