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Baldini: “In casa ci esprimiamo meglio per un motivo”. E sul VAR…

Palermo

Le dichiarazioni di Silvio Baldini, tecnico del Palermo, alla vigilia della gara tra i rosanero e il Monopoli, valevole per la 36a giornata del girone C di Serie C

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Il Palermo cerca continuità e la terza vittoria consecutiva per puntare al secondo posto. I rosanero si preparano al big match esterno contro il Monopoli, in programma domani, 9 aprile, alle 14:30. Solamente una lunghezza divide la compagine di Baldini dai pugliesi, la gara del "Veneziani" può rilanciare il Palermo verso il secondo posto, in attesa anche dei risultati di Catanzaro e Avellino, il campionato resta però apertissimo in vista degli ultimi tre appuntamenti della regular season. Alla vigilia del match, il tecnico rosanero è intervenuto in conferenza stampa, di seguito le sue dichiarazioni:

"Dopo la partita di Potenza tutti i ragazzi hanno capito che ognuno si deve assumere le sue responsabilità. Sono bravi ragazzi ma devono essere anche bravi professionisti. L'esempio è Soleri che ha sempre accettato tutto quello che gli veniva proposto proprio perché è un professionista. Entrando a gara in corso ha realizzato anche gol di pregevole fattura. Var? Se ci fosse stato a Francavilla non avremmo mai perso. Sia in occasione del rigore che del gol viziato da un fallo di mano col var lo avrebbero visto. Io sono a favore purché chi analizza queste situazioni sia una persona competente. I dati non sono casuali, bisogna sempre analizzarli per capire. A volte gli episodi ci hanno condannati ma questi episodi sono nati dalla nostra incapacità di farli girare a nostro favore. Il calcio è fatto di tante sfaccettature. Nella prima mezz'ora in trasferta abbiamo sempre preso gol nelle ultime sette. In casa abbiamo avuto la possibilità di vincere quasi sempre, contro l'Andria l'erba era più alta perché la settimana dopo avrebbe giocato la Nazionale e in due episodi con Floriano e Luperini siamo stati svantaggiati. Noi in casa ci esprimiamo bene anche perché abbiamo un terreno di gioco ampio e perfetto, mentre quando vai in certi campi queste cose non accadono. A Catanzaro, Avellino e Francavilla sono i campi in cui abbiamo giocato meglio. Questa non è una scusante ma una constatazione. Se il terreno di gioco può determinare una partita bisogna esser bravi a capire quali sono quelle linee di gioco che ci permettono di fare meno errori. A Potenza quando abbiamo fatto la partita non più legata alla linea di gioco di base siamo riusciti a fare tre gol. Questa cosa non funziona sempre, ma quando ci sono certe condizioni bisogna chiedersi come mai si riesce a ribaltare la partita. Un ipotesi può essere quella di cambiare le proprie linee di passaggio"