Due a due, è questo il risultato del match andato in scena al’”Alfredo Viviani” tra Potenza e Palermo. Al termine della sfida contro la compagine lucana, il tecnico rosanero, Silvio Baldini, ha analizzato il pari esterno ottenuto contro la formazione guidata da Pasquale Arleo. Di seguito le dichiarazioni del coach ex Empoli e Carrarese, rilasciate durante la conferenza stampa post gara, durante la quale il tecnico nativo di Massa, ha spiegato il lavoro di preparazione mentale adottato con la squadra durante la settimana, approfondendo dettagli della sua vita personale.
Mixed zone
Baldini: “Ho proposto una foto ai ragazzi. Subire gol al primo tiro? Ho la mia idea”
Al termine del match contro il Potenza, il tecnico del Palermo, Silvio Baldini, ha analizzato il 2-2 dell’”Alfredo Viviani”, nel corso della conferenza stampa post-partita
“Martedì sanno i ragazzi cosa ho proposto, ovvero gli ho fatto vedere una foto di mia figlia sullo schermo gigante. Io la vedo bellissima anche se è una ragazza disabile, sono stato fortunato di avere lei. Senza di lei sarei uno qualunque, io vedo lei bellissima come vedo i miei calciatori bellissimi. Io mi sto sbagliando, oppure son convinto che bastano gli allenamenti per creare la mentalità. Io voglio che il Palermo possa perdere, ma deve uscire a testa alta come ha fatto negli ultimi venti minuti. Non voglio che noi stiamo ad aspettare che capiti sempre qualcosa. Come mai prendiamo gol sempre a primo tiro in porta? Come mai siamo così sfortunati? Oggi il padre eterno mi ha detto vai tranquillo che pareggi, ma io sono contento per i tifosi che ci mettono cuore e passione. Ancora oggi ho dato una lezione a loro, di poter capire con chi hanno a che fare. Io sono venuto qui perché amo questo mestiere e voglio vincere per l'amore che io ho per la vostra città. Anche se non sono nato qua, io mi comporto come si comportano i veri signori siciliani che non c'entrano niente con gli atteggiamenti mafiosi. Io sono amico degli uomini che rispettano gli uomini. Vado a testa alta perché ho capito la cultura di questa città e voglio portarla sul campo. I nostri giocatori possono diventare più forti solo se capiscono cosa vuol dire indossare questa maglia che è il colore della passione. Chi mette la maglia rosanero deve mettere amore sul campo. Aspetto tattico e tecnico oggi vale poco, io ho dato la possibilità a tutti".
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