Parola a Silvio Baldini, il quale ha espresso un pensiero riguardo la guerra iniziata dalla Russia in Ucraina. Passando al calcio, il tecnico toscano ritroverà nel trentesimo turno di Serie C girone C le mura amiche del "Renzo Barbera", teatro che ospiterà anche la nazionale di Roberto Mancini il 24 marzo. A fronteggiare il Palermo c'è la Vibonese, squadra ultima in classifica ed in piena crisi di risultati, con ben quattro sconfitte consecutive. Queste le dichiarazioni del tecnico nativo di Massa nella conferenza stampa della vigilia di Palermo-Vibonese:
conferenza alla vigilia
Baldini: “Guerra in Ucraina? Mancanza di cultura. Isolare atleti russi può essere…”
Le dichiarazioni in conferenza stampa del tecnico rosanero Baldini alla vigilia di Palermo-Vibonese, 30^a giornata di Serie C girone C
“Ucraina? Tutti siamo interessati a quello che si sta vivendo. Non è che pensiamo solo alla Vibonese, in quanto cittadini europei ciò che succede quotidianamente ci interessa in prima persona. Nessuno vuole la guerra, e nel 2022 non è possibile che serva questo per dimostrare chi ha ragione e chi ha torto, qualsiasi questione ci si trovi ad affrontare. Il più grande crimine non è la guerra, bensì che manchi la cultura per capire dove sta il bene e il male. Il mondo del calcio che cerca di isolare gli atleti russi, per dimostrare che il Paese sta sbagliando, è un iniziativa che può essere giusta, ma quello che non va bene è non lottare per avere una buona cultura di base. Oggi, ingiustamente, le donne fanno le veline e gli uomini i calciatori, questa non è la cultura che dobbiamo trasferire. Non bisogna attrezzare le persone solo per capire cos’è la guerra, ma anche per capire se stessi e gli altri. Lo sport è una parte della nostra vita, ma la cosa più importante sono i diritti degli uomini, come la libertà di parola e di espressione. Queste sono cose che non vanno tolte a nessuno".
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