Silvio Baldini, neo allenatore del Palermo, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match valido per la ventitreesima giornata di Serie C girone C contro il Catanzaro allo stadio “Nicola Ceravolo”. Una partita che si preannuncia ostica e delicata, contro una delle formazioni che meglio ha sfruttato l’attuale finestra di calciomercato invernale in tutta la Serie C. I tifosi del Palermo più giovani sono in attesa di conoscere lo stile e la forma mentis del tecnico nativo di Massa che aveva già allenato i rosanero ben diciotto anni fa in Serie B. Nella gara d'andata, i rosanero guidati da Giacomo Filippi non sono andati oltre lo 0-0 al "Barbera", con il rammarico di un rigore fallito da Brunori. Di seguito, le dichiarazioni di Baldini a ventiquattro ore dal match contro la compagine di Vivarini, la quale staziona al settimo posto ma ad un solo punto dai siciliani.
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Baldini: “I trequartisti del Palermo? La mia su Luperini e Fella. E su Di Marzio…”
Le dichiarazioni dell'allenatore del Palermo, Silvio Baldini, alla vigilia del match di Serie C contro il Catanzaro
"Esterni del tridente offensivo a piede invertito è un'eventualità o una costante? Le ali io le ho sempre fatte giocare in relazione alle caratteristiche dell'avversario e dalla tipologia di partita. Per me non è questo il problema. Tutto dipende dalle attitudini e dalla disponibilità dei giocatori, che devono credere in ciò che fanno e saper interpretare le situazioni di gioco che si sviluppano. Non è una questione di schemi, poiché li possono copiare tutti, conta la capacità di saper interpretare i frangenti della partita. Queste sono imprevedibili e io cerco di sviluppare tutto su questo. Trequartista centrale? L'ideale in quel ruolo sarebbe avere un giocatore di qualità e quantità. Quando non c'è devo adattarmi con chi meglio credo. Luperini ha fatto tutti gli allenamenti ma ho provato tutti in quella posizione anche se Gregorio, non avendo avuto il Covid, per forza di cose l'ho utilizzato più spesso. In determinate situazioni Fella non era disponibile e non ho potuto testarlo in quella zona di campo. Dal punto di vista mentale ho visto tanta disponibilità. Vedendo gli allenamenti posso dirti che sono dei ragazzi che vogliono fare bene. Gianni Di Marzio? Questa è la vita. Il nostro caro amico è venuto a mancare, e la società ha fatto le condoglianze dovute alla famiglia con la quale ha un ottimo rapporto. Anche Castagnini, che è stato calciatore di Gianni, ha mandato un bellissimo messaggio al figlio. La cosa più importante è il voler bene e il rispetto reciproco. Non chiedo nulla di specifico dal mercato perché ho grande rispetto dei giocatori che ho a disposizione. inutile parlare dell'avversario, il peggior nemico è sempre dentro di noi. Dobbiamo essere liberi di mente, perché sennò si dà un vantaggio agli avversari. Bisogna dare equilibrio, dimostrare chi sono e dare il massimo. Pensare all'avversario dà limiti a noi stessi".
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