Parola a Silvio Baldini. Il Palermo, protagonista della promozione in Serie B, attraverso i playoff di Lega Pro, ha avuto un grande condottiero. Il tecnico di Massa ha compiuto un'impresa calcistico e sociologica, creando una simbiosi viscerale e trascinante tra città e squadra, vero plus dirimente ai fini dell'ottenimento del risultato. Un capolavoro unico ed indimenticabile. Sul piano tattico, motivazionale e psicologico. La sua concezione romantica, rurale e di pancia del calcio, fatta di alchimie emotive e spirituali, ha spinto il suo gruppo ben oltre i propri limiti strutturali fino a raggiungere trionfalmente la cadetteria. Baldini è tornato oggi al Renzo Barbera, accolto dal presidente del Palermo , Dario Mirri, per donare la Panchina D'Oro, prestigioso riconoscimento ricevuto come miglior tecnico della Lega Pro 2021-2022, al museo del club targato City Football Group. Un moto spontaneo per suggellare il suo amore per Palermo ed il Palermo, che cristallizza il suo profilo nella storia della società rosanero. Di seguito le dichiarazioni dell'ex tecnico rosanero.
L'INTERVISTA
Baldini: “C’è flash che non dimenticherò mai. Dimissioni e vecchia guardia in B…”
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"Momento più significativo di quella cavalcata impresso nella mia mente? Quella fantastica sera , quando mi sono affacciato dalla finestra dello stadio verso il piazzale e c’erano tantissimi tifosi che ci incitavano alla vigilia della finale di ritorno dei playoff contro il Padova. Ho visto tutti uniti, di ogni generazione bambini ed anziani, cantare e ballare. Lì vedevi la gloriosa storia di una città che si tramandava, in cui gli anziani trasmettevano ai più giovani l’amore e la fede verso il Palermo. Lì ho toccato con mano la magia che ci avvolgeva ed ho capito che saremmo stati invincibili: avremmo trionfato, superando di slancio qualsiasi difficoltà. Rimpianti sulle mie dimissioni in estate? Di queste cose non ne voglio parlare per non perdere la magia di questo splendido momento. Voglio concentrarmi su questo premio donato al museo del Palermo perché appartiene alla città, mi interessa solo questo. Voglio rimanere legato per sempre a questa città ed alla sua gente, il resto non conta niente. Solo il Palermo. Vecchia guardia decisiva anche in B, con Marconi, Valente, Soleri e Brunori ancora protagonisti? I giocatori dell’anno scorso sono stati degli eroi. Dal mio arrivo a gennaio 2022 fino alla fine della stagione hanno fatto dei miglioramenti enormi non solo come calciatori ma anche come uomini, riuscivano a gustarsi quello che facevano e a nutrire fede e spirito. Riuscivano a portarsi a casa una gioia che andava alimentata con amore, passione ed allenamento. Questo ha permesso loro di fare un ‘salto’ di qualità. Conoscono bene il significato della magia, dell’amore verso Palermo e la gioia che possono trasmettere alla gente con una vittoria. Di questo sono orgoglioso”.
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