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conferenza stampa

Baldini: “Castagnini? Mi sono schierato dalla sua parte. Con Zamparini rimasi solo”

Palermo
Le dichiarazioni in conferenza di Baldini, la prima della nuova stagione

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Comincia ufficialmente la stagione calcistica 2022/2023 del Palermo di Silvio Baldini. La squadra e lo staff sono arrivati la scorsa giornata all'hotel Casena dei Colli, pronti per iniziare il ritiro precampionato che si concluderà al tramonto del mese di luglio, in virtù del primo match ufficiale dei rosanero in programma al "Barbera" contro la Reggiana, primo ostacolo del cammino in Coppa Italia. Artefice del successo del Palermo, ottenendo una meritata promozione in Serie B, il tecnico Baldini ha tenuto la prima conferenza stampa della nuova stagione:

"Noi dobbiamo credere in noi stessi, con questi numeri possiamo giocare in Serie B. Quando giochi con Genova, Cagliari o Venezia giochi due volte in un anno. Se tu sei concentrato, puoi batterli anche se loro sulla carta sono più forti. Il problema è credere di fare le cose in un certo modo. Io vado in campo sapendo quali sono le cose che possono far male a loro e viceversa. Calendari nel giorno di Santa Rosalia? Dobbiamo cavalcare l’onda, i numeri sono dalla nostra parte (ride ndr). Durante i playoff diverse volte è stato scritto che il direttore sportivo Renzo Castagnini non sarebbe stato confermato, lui era l’unico senza contratto. Io so che quando le persone sono in difficoltà bisogna stargli vicine. Io mi sono schierato dalla sua parte, questo mio modo di essere non era una imposizione ma un semplice modo di dare equità. Se Castagnini avesse avuto un contratto, mi sarei comportato in modo diverso. Non mi sembrava giusto che lui potesse essere l’unico a non giovare della vittoria del Palermo. Diciotto anni fa sono rimasto solo quando Zamparini mi ha licenziato. Ora ricordare questo lasso di tempo per me è bellissimo, la mia fede mi fa apprezzare il percorso che ho avuto. Anche nella difficoltà si riesce a ricavare qualcosa di più grande, la sconfitta tante volte vale di più della vittoria. A Francavilla dissi ai ragazzi che tra la loro vittoria e la nostra sconfitta avrei comunque scelto la nostra debacle. In quel momento la sconfitta sembrava terribile, ma nelle difficoltà bisogna capire quali sono le cose che la fede ti fa capire che sono le più belle. Le cose più semplici si imparano quando tu sai che la difficoltà ti costringe a ricavare una ricchezza da quegli episodi. Io ho imparato così, in quel momento lì mi sembrava giusto schierarmi dalla parte del direttore”.

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