Mamadou Kanoute questa estate ha lasciato Palermo per trasferirsi all'Avellino. Giocatore d'esperienza e di grande levatura che però in rosanero non è mai riuscito ad esprimersi al meglio, con il gol contro il Catania che rimarrà probabilmente la giocata più importante della sua avventura siciliana.
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Avellino, Kanoute: “Palermo importante, Braglia mi ha cercato e convinto”
Le parole dell'ex esterno dei rosanero approdato nel mercato estivo agli irpini
Il giocatore ex Catanzaro era considerato da Giacomo Filippi un elemento importante per questa nuova stagione, ma la proposta dell'Avellino è stata estremamente allettante, con il senegalese che si è convinto a raggiungere gli irpini per trovare maggiore fortuna. Nel corso della puntata di “Un lupo in famiglia” di Prima Tivvù, l’attaccante ha avuto modo di ripercorrere alcune tappe fondamentali della propria carriera.
“La scelta del Benevento è dovuta sempre al discorso che dicevo prima di mio padre. C’era sempre il Feyenoord che mi voleva ma mio padre mi spinse ad andare lì. C’erano Benevento, Como, Parma, Brescia ma mi consigliarono di andare a Benevento in Serie C. Ho fatto tutto il percorso con loro, ho fatto anche il mio esordio in Serie A. Sono cresciuto molto. Mi mandarono in prestito, prima all’Ischia e poi alla Juve Stabia. Poi Pro Vercelli, Catanzaro, Palermo e Avellino. Non mi aspettavo di venire qui. L’Avellino mi ha cercato per diverso tempo negli anni scorsi. La trattativa è stata veloce, è stata una scelta facile per me. A Palermo ero considerato importante, in ritiro il tecnico mi diceva sempre che puntavano su di me. Poi l’Avellino mi ha cercato e mi ha convinto del progetto. L’anno scorso aveva fatto bene, quest’anno ha allestito una grande squadra, ma il Palermo mi ha lasciato andare nonostante ero importante”.
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