Amarcord

Amarcord: 3 anni fa Palermo-Triestina, la sfida che diede inizio alla cavalcata

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Sono trascorsi 3 anni dalla sfida che accese le speranze per i sostenitori rosanero di tornare in cadetteria
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Il Palermo è ormai vicino alla disputa dei playoff di Serie B. La sfida in programma martedì contro la Carrarese sarà decisiva per capire se i ragazzi guidati da Alessio Dionisi riusciranno a partire da una posizione più favorevole. I tifosi rosanero, però, sperano che la squadra migliori soprattutto dal punto di vista mentale, augurandosi di vedere in campo giocatori determinati, compatti, affamati e concreti.

Aggettivi che ben descrivono i ragazzi guidati da Silvio Baldini, che riuscirono a conquistare la promozione in Serie B al termine di una cavalcata straordinaria nei playoff.

Oggi, 12 maggio, ricorre l'anniversario di Palermo-Triestina, sfida valida per il ritorno degli ottavi di finale dei playoff di Serie C. Quel match rappresentò l'inizio della speranza per i sostenitori rosanero di tornare in cadetteria.

La gara d'andata tra le due compagini si concluse 2-1 in favore del Palermo, un buon vantaggio in vista del ritorno. Infatti, il miglior piazzamento dei siciliani nel campionato regolare si rivelava un fattore rassicurante: alla formazione friulana serviva una vittoria con almeno due reti di scarto al "Renzo Barbera" per passare il turno.

Nel ritorno, però, la sfida presentò numerose insidie. La Triestina scese in campo agguerrita, sfiorando più volte il vantaggio nel corso del primo tempo. Solo un super Samuele Massolo consentì al Palermo di chiudere la prima frazione sullo 0-0, parando anche un calcio di rigore a Procaccio.

Nel secondo tempo, i friulani trovarono il gol al 77° con Gianluca Litteri. Negli ultimi minuti i tifosi rosanero trattennero il fiato, ma al 96° una rete incredibile di Gregorio Luperini spazzò via ogni paura, facendo esplodere di gioia i 35.000 spettatori presenti quella sera.

Divennero celebri le parole pronunciate da Silvio Baldini nel post partita: "Non me ne frega un ca**o della vittoria o della sconfitta, a me interessa credere nei miei sogni". Queste parole diedero un ulteriore carica ai tifosi del Palermo, che erano vogliosi di bel calcio dopo 3 anni trascorsi tra Serie C e Serie D.

Il Palermo si presentò come una vera e propria outsider: le speranze di promozione in Serie B erano davvero minime, soprattutto dopo il campionato disputato, in cui solamente Silvio Baldini riuscì a cambiare le sorti dei rosanero dopo una prima parte di stagione con parecchie difficoltà sotto la guida di Giacomo Filippi. Altrettanto celebri le dichiarazioni rilasciate  nel post partita di Potenza-Palermo, sfida che più mostrò le difficoltà dei rosanero del tempo che si concluse 2-2: "I nostri giocatori possono diventare più forti solo se capiscono cosa vuol dire indossare questa maglia che è il colore della passione. Chi mette la maglia rosanero deve mettere amore sul campo. Aspetto tattico e tecnico oggi vale poco, io ho dato la possibilità a tutti"

Situazione analoga a quella attuale, in cui il Palermo si appresta a partecipare ai playoff come underdog e con tutti gli sfavori del pronostico.