Il Torino travolte lo Shakhtyor nell'andata del terzo turno preliminare di Europa League.
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Torino-Shakhtyor, Mazzarri: “Vietato pensare ai playoff, lavoriamo a testa bassa. Izzo? Ecco il perchè del cambio”. E sulla Serie A…
Le dichiarazioni del tecnico granata, Walter Mazzarri, a margine della gara contro la formazione bielorussa
E' show granata allo stadio Olimpico Grande Torino dove, la formazione di Walter Mazzarri, si è imposta sulla formazione di Sergei Tashuyev imponendosi con un netto 5-0. Un risultato importante che permette alla compagine piemontese di mettere una seria ipoteca sulla qualificazione al turno successivo. Sfida, a margine della quale, il tecnico ex Napoli ha parlato ai microfoni di "Sky Sport".
"Non possiamo pensare già ai playoff, nel calcio se ne vedono di tutti i colori. Anche oggi sul 2-0 rischiavamo di concedergli il gol del 2-1. Chiaro che un 5-0 ci dà tranquillità ma guai ad andare lì e pensare di essere già arrivati, o si fanno brutte figure. Siamo ancora in preparazione e si è visto nel secondo tempo con qualcuno che è calato. Bisogna lavorare a testa bassa per arrivare con condizioni e testa giuste alle partite importanti. Troppe occasioni concesse? Ricordate anche a Debrecen abbiamo concesso palle gol senza motivo. La maggior parte dei ragazzi non ha esperienza europea ma queste cose non devono succedere, e dobbiamo crescere. Con squadre superiori possiamo pagarle".
L'allenatore si è inoltre soffermato su Bonifazi e sull'infortunio di Izzo: "Quelli a mia disposizione sono giocatori del Torino. Bonifazi è arrivato un po' più tardi in preparazione ma è bravo, e oggi ha fatto molto beneMi ha fatto preoccupare perché mi ha chiesto il cambio e dietro siamo contati. Izzo? Avevo paura si facesse male perché aveva i crampi. Queste partite si giocano sui 180', e toglierlo troppo presto poteva complicarci la situazione. L'ho levato perché me l'ha chiesto".
Chiosa finale sulla Serie A: "Non mi piace parlare di fasce. Non voglio che ci si esalti per una vittoria, ma non mi pongo neanche limiti. Mi interessa solo che questi giocatori crescano. Sette-otto mesi sembravamo un'altra squadra... Dobbiamo solo guardare a migliorarci, poi vedremo. Quando ho scelto di tornare ad allenare qua è perché il blasone del Torino mi affascinava. Volevo provare a ripetere quanto fatto nei primi anni di Napoli. E qualcosa di buono l'abbiamo anche già fatto vedere. Chiaro che in questo calcio è più complicato, ma io provo a migliorare i miei giocatori e quando giochiamo come ci succede a volte, dimostriamo anche di essere meglio di tanti altri. Voglio provare a toglierci delle soddisfazioni".
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