A 35 anni e dopo quasi venti stagione da professionista, Thiago Motta ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo.
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Thiago Motta si ritira: “Inizio la carriera da tecnico, ecco chi vorrei allenare”
Thiago Motta si ritira dopo diciannove stagioni tra i professionisti e ventinove trofei in bacheca.
Il centrocampista italobrasiliano, infatti, a fine stagione dirà addio al calcio giocato, ma resterà comunque in questo mondo, intraprendendo la carriera da allenatore. Tante le immagini che corrono nella testa di Motta nell'intervista alla Gazzetta dello Sport dove ripercorre le varie tappe. Una di queste è la "rissa" con Buffon in un Juventus-Inter 2-1: "Sul momento mi mise paura, ma poi mi telefonò e io gli chiesi scusa. Con lui c’è un bel rapporto. Come con Ibrahimovic, anche se da avversari ci menavamo. Mi diceva: ti aspetto fuori da scuola dei nostri figli, a Milano. Poi però al Psg ho imparato ad apprezzarlo. È uno che come me difende il gruppo, anche l’ultimo dei ragazzi".
Per Thiago Motta adesso l'occasione per mettere in bacheca il trentesimo trofeo della carriera nella finale di Coppa di Francia del suo Psg contro il Les Herbiers, formazione di terza serie: "La terza Champions con il Psg era il mio sogno, ma ricordo che l’Inter l’ha rivinta dopo 45 anni. Il Psg ha grandi mezzi e giocatori come Neymar, Verratti, Mbappé, Rabiot che però vanno gestiti nel modo giusto. Il progetto va costruito anche con gli uomini giusti in ogni ruolo. Grazie al presidente Al Khelaifi inizierò con l’Under 19 del Psg. Ma un giorno mi piacerebbe allenare Neymar, lavorando con il mio staff".
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