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Siviglia-Roma, Monchi: “Vi dico cosa mi preoccupa di più dei giallorossi, ci mancheranno i nostri tifosi”

L'ex ds della Roma parla della sfida contro gli andalusi

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Andrà in scena questa sera la gara secca d'Europa League tra Siviglia e Roma valida per gli ottavi di finale della competizione europea.

Una sfida che varrà il passaggio diretto ai quarti di finale, così come già avvenuto per l'Inter di Antonio Conte vittorioso contro il Getafe con il risultato finale di 2-0. Sulla sfida contro gli andalusi, si è espresso così l'ex direttore sportivo della Roma, Monchi, il quale si è espresso in merito ai giallorossi e alla sfida in programma oggi alle 18.55. Le sue parole ai microfoni dei canali ufficiali del club spagnolo.

"Hanno molte virtù: qualità fisiche, hanno giocatori di qualità, un centravanti che è uno dei migliori in Europa. Hanno molti aspetti positivi con cui doversi confrontare e questo è logicamente ciò che mi preoccupa di più".

Successivamente, l'attuale direttore sportivo del Siviglia con una parentesi in giallorosso dal 2017 al 2019, si è espresso in merito al suo attuale club e alla partecipazione in Europa League: "Questo club si è affermato in un’élite importante e deve imparare a convivere con le ambizioni. Chi non capisce che le persone possono arrabbiarsi e criticarci se oggi non eliminiamo Roma, non capisce la storia recente di questa squadra. Così come siamo in grado di generare ambizione capiamo che possiamo anche generare frustrazione quando non raggiungiamo i risultati che ci si chiede. Ciononostante, i tifosi del Siviglia capiscono perfettamente la situazione, non dobbiamo temere la sconfitta, anche se spesso perdere per il Siviglia significa automaticamente 'crisi'. Qualunque cosa accada oggi, questo gruppo meriterebbe un applauso perché so cosa hanno vissuto durante l’anno e non ha mai abbassato la guardia. Ovviamente disputare questa competizione che ci ha dato tanto e ci ha uniti facendoci viaggiare in giro per l’Europa, giocare così senza persone è difficile per tutti, per i fan e per noi, perché ci trasmettono sempre quella forza. È un motivo in più, alleviare il dispiacere per la loro assenza dando loro la gioia di poter festeggiarequalcosa".